Renzi promette "un'Italia diversa" agli studenti italiani della Georgetown di Washington

Renzi promette "un'Italia diversa" agli studenti italiani della Georgetown di Washington
Venerdì 17 Aprile 2015, 10:11 - Ultimo agg. 10:17
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dal nostro inviato Marco Conti

WASHINGTON - Cita Bob Kennedy ("il futuro è una conquista non un regalo") e Woody Allen ("non basta un sorriso per pagare le tasse"). Risponde a una decina di universitari italiani che studiano alla Georgetown promettendo loro di fargli trovare "un'Italia diversa" se e quando decideranno di tornare. Matteo Renzi inizia da una università il suo viaggio in Usa. Ai "cervelli in fuga - perché poi si dice che fuggono solo i cervelli e non anche il pancreas - non chiede di tornare in Italia, ma a loro promette il cambiamento perché il nostro Paese "è una bella Addormentata" dove carriere e opportunità "sono decise dalle solite logiche". Avanti quindi con le riforme perché "io posso perdere le elezioni ma non la faccia".



La legge elettorale, che Renzi cita in un passaggio del suo discorso pronunciato inglese, è una delle riforme irrinunciabili perché "in Italia prima si fanno le elezioni e poi si decide chi sarà il premier".



Oggi pomeriggio, ora italiana, Renzi incontrerà alla Casa Bianca il presidente Barack Obama ma ieri pomeriggio, agli studenti assiepati nell'aula magna anticipa qualche contenuto del suo faccia a faccia con Obama. "Nel Mediterraneo rischiamo di perdere la dignità" e "a Obama diremo che che continuo il nostro impegno in Libia" , ma che "occorre costringere alla pace le varie fazioni" e che "l'immigrazione clandestina non è solo una questione di sicurezza ma anche di umanità ". Quindi occorre "sostenere l'azione dell'inviato dell'Onu Leon" e portare avanti le operazioni contro il terrorismo", ma al tempo stesso ricordarsi che c'è un'emergenza umanitaria da affrontare. E che, ovviamente, l'Italia non può essere lasciata sola".