Tsipras, incontro con Renzi il 3 febbraio. Juncker lo avverte: «Il debito non si cancella»

Tsipras, incontro con Renzi il 3 febbraio. Juncker lo avverte: «Il debito non si cancella»
Giovedì 29 Gennaio 2015, 20:20
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L'Europa e la Grecia cominciano a parlarsi, ma il dialogo è sempre molto teso e non basta la visita ad Atene del presidente dell'Europarlamento Martin Schulz ad abbassare i toni.



Tsipras ribadisce il suo fermo "no" alla medicina con cui la Ue vuole guarire la Grecia, e il presidente della Commissione Jean Claude Juncker ripete il "no" dell'Europa alla soluzione di Syriza, cioè la cancellazione del debito. Intanto, mentre la Borsa di Atene si riprende, schizzano ai massimi i rendimenti dei titoli di Stato: quelli a cinque anni toccano il 14,5%, guadagnando il 64% in questi ultimi quattro giorni post elezioni.



«Cancellare il debito della Grecia è escluso. Gli altri Paesi della zona euro non lo accetterebbero», ha detto Juncker in un'intervista a Le Figaro. Il presidente è tornato sulla linea che si è dato ieri il collegio dei commissari riunito sulla Grecia: l'Ue «rispetta il suffragio universale ma la Grecia deve rispettare gli altri, le opinioni pubbliche e i parlamentari del resto dell'Europa». Perchè gli impegni sono prima di tutto verso gli altri Stati, che hanno sborsato cifre ingenti per aiutare i greci e i loro cittadini. Juncker ha sentito Tsipras lunedì: «Mi ha detto che non si vedeva come un pericolo, ma come una sfida per l'Europa. Allora ho risposto che l'Europa non è un pericolo per la Grecia, ma una sfida», ha spiegato il presidente con il suo consueto sarcasmo.



Poi ha illustrato con chiarezza la sua posizione: vediamo le richieste del nuovo premier, «che aspettiamo il prima possibile», e proponiamogli dei compromessi difficili da rigettare. Ma Tsipras non è disposto a cadere nella tela che l'Europa sta tramando: «La Grecia ha un progetto di grandi riforme e non vuole insistere nell'errore dell'austerità», ha chiarito dopo l'incontro avuto oggi ad Atene con Schulz, primo leader europeo ad andare in visita al nuovo, battagliero, governo che intende proseguire nella demolizione delle richieste della Troika. Schulz però vede uno spiraglio: «Il governo greco è pronto ad aprire un dialogo con i suoi partner per trovare soluzioni di comune accordo, e io ne sono contento», ha commentato dopo il confronto con Tsipras.



Ma è inutile nascondersi, gli attriti ci sono e il governo non ha alcuna intenzione di attutirli per facilitare il negoziato con Bruxelles: «Certamente le discussioni saranno accompagnate da divergenze, ma ho visto che la Grecia cerca una soluzione di comune accordo», ha spiegato Schulz. Intanto, una cosa Tsipras l'ha già ottenuta: invece di andare a Bruxelles, come quasi tutti i leader Ue appena eletti e dopo l'invito di lunedì di Juncker, lascia che sia Bruxelles ad andare da lui. Domani toccherà al presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem andare ad Atene e prendere contatti diretti con Tsipras e il suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, per capire che intenzioni hanno.



Mentre è di stasera la notizia che il primo ministro greco sarà a Roma martedì prossimo per incontrare Matteo Renzi (la prossima settimana è atteso in Italia anche il ministro dell'Economia Yannis Varoufakis per un faccia a faccia con il collega italiano Pier Carlo Padoan).
Non è un buon segno, intanto, che gli investitori si stiano liberando dei titoli di Stato greci, come dimostrano le forti vendite che hanno fatto schizzare il bond quinquennale al 14,5%, il decennale al 10,5% e il trentennale all'8,6%. E il presidente dell'Eurogruppo, interessato alla stabilità dell'Eurozona, non mancherà di far notare anche il rischio 'contagiò di un Paese che non ha la fiducia degli investitori. A parte, evidentemente, quella di Mosca: in un'intervista esclusiva alla Cnbc, il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov ha annunciato che la Russia è disponibile a fornire aiuti finanziari alla Grecia. Atene non ha ancora avanzato alcuna richiesta, ha precisato il ministro, ma «se lo facesse lo prenderemmo sicuramente in considerazione».