Papa Francesco: sacramenti non si negano, chi siamo per chiudere le porte della Chiesa?

Papa Francesco: sacramenti non si negano, chi siamo per chiudere le porte della Chiesa?
Lunedì 12 Maggio 2014, 20:21
1 Minuto di Lettura
Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi, ecco... marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini... E uno dicesse: 'Ma, io voglio il Battesimo!' Cosa accadrebbe?.



Usa l'ironia, papa Francesco, per dire ancora una volta che non bisogna sbarrare la strada alle domande sempre nuove che la società pone alla Chiesa. «Chi siamo noi per chiudere le porte» allo Spirito Santo? Ha chiesto oggi nella messa mattutina a Santa Marta. Anzi, ha spiegato, è proprio lo Spirito Santo quello che fa andare la Chiesa «oltre i limiti, più avanti».



L'esempio «estremo» dei marziani, tra l'altro, il Papa l'ha usato mentre la Chiesa si interroga proprio sull'atteggiamento da tenere, e in particolare sull'amministrazione dei sacramenti, nelle situazioni particolari, come quelle dei divorziati risposati, delle nuove famiglie, dei conviventi, delle cosiddette unioni di fatto, persino dei figli che vivono con coppie gay, e via dicendo. E l'indicazione di Francesco è sempre quella nel senso della «misericordia», dell'«accoglienza», del non «chiudere le porte», oltre che del «coraggio».



Per Bergoglio, come ha detto oggi a Santa Marta, lo Spirito Santo soffia dove vuole, ma una delle tentazioni più ricorrenti di chi ha fede è di sbarrargli la strada e di pilotarlo in una direzione piuttosto che in un'altra. «Quando il Signore ci fa vedere la strada, chi siamo noi per dire: "No Signore, non è prudente! No, facciamo così"?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA