Agenzia delle entrate: bufera per il dipendente infedele

Agenzia delle entrate: bufera per il dipendente infedele
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 7 Ottobre 2015, 23:49 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 09:46
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PAGANI. Avrebbe modificato i dati relativi alla posizione economica di diversi contribuenti, attestando che le somme dovute dagli stessi risultassero poi inferiori rispetto a quelle originariamente verificate in sede di accertamento.



Finisce nel mirino della magistratura un dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Pagani, il 60enne Giuseppe Auricchio, rinviato a giudizio dal gup Alfonso Scermino al termine dell’udienza preliminare.

L’accusa è di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, risultato di un lavoro d’indagine svolto dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza. La data di riferimento è il 24 luglio del 2013, ma il sostituto procuratore Ernesto Caggiano, titolare del fascicolo, ipotizza che i fatti siano avvenuti anche prima e dopo quella data. A far suonare il campanello d’allarme fu proprio l’ufficio territoriale di Pagani dell’Agenzia delle Entrate, con un esposto inviato alla procura di Nocera Inferiore. Nel mirino, alcuni «inserimenti errati» effettuati da dipendenti addetti a quella specifica attività, che avevano poi determinato la modifica dell’imposta principale riscossa, rispetto a quella versata. L’anomalia fu riscontrata in seguito ad un lavoro di monitoraggio sulla regolarità amministrativa degli atti emessi in fase di accertamento, dietro comunicazione della Direzione Regionale della Campania. Le indagini degli inquirenti si concentrarono, data la specificità degli errori contestati, sui dipendenti addetti a quella particolare mansione.
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