Rissa all'Ance, Russo e Allegretti al pronto soccorso per farsi refertare

Rissa all'Ance, Russo e Allegretti al pronto soccorso per farsi refertare
di Diletta Turco
Sabato 26 Luglio 2014, 22:16 - Ultimo agg. 27 Luglio, 11:15
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SALERNO - La corsa in ospedale l’hanno fatta entrambi. Con referti che parlano di contusioni e dita fratturate. Ma, oltre alla necessaria tappa medica per gli accertamenti del caso, l'episodio che ha visto coinvolti venerd pomeriggio Michele Allegretti, membro del consiglio direttivo dell'associazione dei costruttori, e Vincenzo Russo, presidente uscente della Scuola Edile salernitana, e capo della frangia di imprenditori edili salernitani che si oppongono all'attuale gestione Lombardi, potrebbe finire addirittura in tribunale. Con i legali di entrambe le parti che sarebbero state già allertati per avviare una battaglia giudiziaria sulla vicenda. Per capirne cause, e forse soprattutto, responsabilità.

Sta di fatto che il giorno dopo, i protagonisti dell'episodio, però, non parlano alla stampa. Chi sceglie di staccare il cellulare e rendersi irreperibile, chi, invece, si barrica dietro un lapidario «no comment», che sceglie anche Antonio Lombardi, presidente dell'associazione. Lombardi, come confermano voci interne al palazzo, avrebbe saputo dell'accaduto solo un'ora dopo i fatti. Chi c'era, invece, venerdì pomeriggio nel piazzale dell'associazione dei costruttori, e ha visto la scena, racconta che è successo tutto in pochi minuti. Ad assemblea appena finita. Il tempo di scendere dagli uffici dell'Ance, dunque, ed è scoppiata la bagarre. Qualche parola grossa, inizialmente, avrebbe fatto accendere quella che è, poi, diventata una discussione a distanza tra i due costruttori coinvolti. Un confronto colorito, insomma. Come capitano spesso tra esponenti di correnti politiche o associazionistiche diverse. Nulla di strano. Almeno fino a quando gli animi non si accendono del tutto. Spintoni, qualche schiaffo. Alcuni testimoni corrono subito nel tentativo di allontanare i due. Che, poi, senza fatica, interrompono il diverbio.

Alla base del quale, come raccontano i bene informati, ci sarebbero sì questioni legate all'assemblea, ma non in merito all'annullamento delle votazioni a scrutinio segreto dei nuovi componenti del collegio dei probiviri. Quanto, piuttosto, alla gestione attuale dell'associazione. Sia da un punto di vista procedurale che finanziario. Tutti elementi comunque sollevati anche in sede di ricorso ai probiviri nazionali, e che ha portato, tra le altre cose, alla presenza, venerdì pomeriggio, di Enrico Dossi, funzionario dell'Ance nazionale. Che, anche se non direttamente, ha vissuto un clima post-assembleare quantomeno inconsueto. Anche all'interno del palazzo, nelle ore di confronto, il clima non è stato dei migliori, ma i malumori che sono stati alla base dell'episodio avrebbero anche altre motivazioni. Anche perché la discussione, sebbene lunga, alla fine ha portato ad un consenso a maggioranza per quanto riguarda la questione bilancio di previsione 2014 e conto consuntivo 2013 (600 voti favorevoli e 200 contrari). Così come anche lo statuto, nonostante i nuovi emendamenti presentati in sede assembleare e le tante versioni modificate nelle ultime settimane, solo alcune condivise, alla fine ha avuto l'ok della maggioranza.

Annullata, invece, la votazione per il rinnovo dei probiviri di Salerno, per dei problemi con le schede. Dopo numerosi conteggi, infatti, sono risultati 21 voti in più rispetto al numero complessivo di votanti.





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