Salerno, incendiata in pieno centro l'auto di una avvocatessa

Salerno, incendiata in pieno centro l'auto di una avvocatessa
di Angela Trocini
Giovedì 21 Agosto 2014, 23:25 - Ultimo agg. 22 Agosto, 08:56
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Incendiata l'autovettura di un'avvocatessa salernitana. Il rogo è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì (intorno alle 3) e per fortuna non ha provocato ingenti danni alla Citroen C3 presa di mira da qualche malvivente. Poco dopo, infatti, lungo Corso Garibaldi (dove era parcheggiata la macchina) è transitata una pattuglia dei carabinieri della compagnia Largo Pioppi: i militari, accortisi del principio di incendio, hanno allertato i vigili del fuoco che giunti sul posto hanno spento le fiamme. Chiara, sin da subito, la matrice dolosa: l'autovettura della civilista Imola Giannini era stata ricoperta di liquido infiammabile e poi data alle fiamme. Per fortuna l'immediato intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco ha evitato che l'autovettura venisse danneggiata in modo più serio.





Immediate sono scattate le indagini da parte dei carabinieri, agli ordini del capitano Gennaro Iervolino e coordinati dal tenente Michelangelo Piscitelli: ieri mattina, prima di tutto, è stata ascoltata la professionista per capire se sia impegnata in casi particolarmente delicati. Sebbene l'attività giudiziaria, in questo momento, è ferma per la pausa estiva, non è escluso che qualcuno abbia pensato di prendersela con l'avvocatessa per qualche episodio passato. La professionista ha, comunque, sporto querela assumendo sin da subito uno spirito collaborativo per giungere all'individuazione dei responsabili o del responsabile dell'incendio doloso. Non è escluso che la civilista abbia fornito qualche indicazione su cui i carabinieri potranno approfondire le indagini che sono condotte nel più stretto riserbo proprio per la delicatezza della vicenda. A quanto pare l'avvocatessa Giannini non ha subito alcuna minaccia diretta, ma potrebbe essersi accorta di qualche strano episodio avvenuto nei giorni scorsi e a cui non ha dato peso. Oppure il lavoro che ha svolto non è stato gradito da qualche cliente o avrà amareggiato qualche parte avversa di un cliente dell'avvocatessa. Non si puà esludere neanche un'altra ipotesi e cioè che l'incendio dell'auto di proprietà dell'avvocatessa potrebbe non avere nulla a che fare con la professione che la donna svolge ma il rogo sia stato appiccato alla C3 della Giannini per pura casualità. Anche se quest'ultima ipotesi appare la meno probabile: chi ha incendiato l'auto dell'avvocatessa, quasi sicuramente, sapeva cosa faceva. Comunque tutte le piste, al momento, sono valide e i carabinieri non se la sentono di escluderne alcuna. Comprensibile lo stato di shoch della professionista che aveva parcheggiato l'auto nei pressi dello studio-abitazione che ha in corso Garibaldi.



Raggiunta telefonicamente, la professionista non ha voluto rilasciare dichiarazioni: «E' una vicenda molto delicata e ci sono indagini in corso da parte dei carabinieri. Di più non posso dire». I militari della compagnia di Largo Pioppi continuano a vagliare il ventaglio di ipotesi investigative e, non è escluso, che abbiano già preso in esame particolari che la professionista ha sottoscritto nella querela presentata.
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