Ciclista travolto e ucciso, gli amici accusano: «Il pirata andava a cento all'ora»

Ciclista travolto e ucciso, gli amici accusano: «Il pirata andava a cento all'ora»
di Francesco Faenza
Mercoledì 15 Ottobre 2014, 13:17
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«L’automobilista pirata ha prima travolto i nostri amici ciclisti, poi è finito sulla corsia di sorpasso. Andava a zig zag, rischiando di accappottarsi. Credo procedesse oltre i cento chilometri orari». A parlare è Luigi Risi, presidente dell’associazione «Ciclorun» di Mercato San Severino, il gruppo sportivo cui era iscritto Prisco Iennaco, il 67enne di Castel San Giorgio travolto e ucciso domenica scorsa da un’auto pirata lungo la litoranea di Eboli.

Lunedì pomeriggio il meccanico di Bellizzi che guidava la Fiat Multipla bianca si è presentato alla polizia ammettendo le sue colpe. L’uomo è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso.

Oggi alle 15,30, i funerali di Prisco Iennaco nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli. A Castel San Giorgio è giunta la moglie di Iennaco con le quattro figlie, tutte residenti a Bolzano. La salma verrà cremata. Per il rito funebre sarà rivestita con la divisa della Ciclorun.

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