Salerno. Primarie Pd, disagi in alcuni seggi

Salerno. Primarie Pd, disagi in alcuni seggi
Domenica 1 Marzo 2015, 14:56 - Ultimo agg. 16:14
2 Minuti di Lettura
Momenti di disagio in due seggi delle primarie del centrosinistra nel Salernitano, a Pontecagnano Faiano ed Eboli, in un quadro complessivo di svolgimento regolare delle operazioni di voto.



A Pontecagnano - si apprende da Nicola Landolfi, presidente provinciale di Salerno del Pd - c'è stato un diverbio tra una persona e il presidente del seggio di Sant'Antonio. Sono intervenuti i Carabinieri e l'episodio si è subito concluso. A Eboli sono stati aperti due dei quattro seggi previsti: uno è stato dichiarato inagibile dai vigili urbani e l'altro non è stato aperto per mancanza di rappresentanti del seggio.



«Si tratta in ogni caso di casi singoli e di azioni personali sicuramente non riconducibili a nessuna regia di qualche candidato - ha detto Nicola Landolfi - Quello che conta è che ci sia una risposta positiva all'appello di votare, non solo a Salerno ma in tutto il territorio provinciale».



Ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, non sono finora cominciate le operazioni di voto delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Campania: lo si apprende dal segretario provinciale di Salerno del Pd, Nicola Landolfi.
Il problema - spiega Landolfi - nasce dal fatto che il seggio di Atena Lucana è stato allestito nella sede del circolo cittadino in piazza Vittorio Emanuele n.4, come riportato nel sito del Pd Campania, e non nell'aula consiliare del Comune, come invece riportato nell'elenco comparso sul sito del Pd di Salerno. «È fondamentale risolvere la situazione e procedere quanto prima al voto - aggiunge Landolfi - Essendo un piccolo comune contiamo di riuscire a far votare comunque quanti siano interessati a dare il proprio importante contributo per le primarie». «È l'ennesima pessima figura - commenta il vicesindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata - nei confronti dei cittadini, con ulteriore perdita di credibilità e attacco alla democrazia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA