Eboli, dopo la sfiducia i ribelli accusano: «Melchionda come Schettino»

Eboli, dopo la sfiducia i ribelli accusano: «Melchionda come Schettino»
di Rosaria Sica
Lunedì 29 Settembre 2014, 12:43
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Il futuro urbanistico della citt ha decretato ad Eboli la fine dell’amministrazione Melchionda. Dall’housing sociale alla delocalizzazione dell’Ises, dalla voragine in via Adinolfi all’ex fabbrica Pezzullo mai bonificata. La goccia che ha fatto traboccare il vaso stato il piano urbanistico comunale. Approvato il progetto preliminare in giunta, nel Pd si aperta una crisi irreversibile. Melchionda andato allo scontro frontale con Luca Sgroia, pensando forse di recuperare l’ennesima crisi politica in poche settimane. Sabato sera, invece, arrivata la doccia fredda, lo scioglimento del consiglio comunale davanti a un notaio. Diciassette consiglieri comunali, di centrosinistra e di centrodestra, hanno posto fine alla consiliatura.

l centrodestra incassa la vittoria. Un successo quasi insperato, festeggiato sui social network già sabato sera. Lazzaro Lenza (Fdi) ha paragonato Melchionda a Schettino: «Non ha saputo governare la sua nave, ora tutta la città paga un tributo altissimo in termini di disoccupazione e di crisi del commercio». Forza Italia, con Damiano Cardiello, ricorda i debiti che lascia l’amministrazione Melchionda: «Dobbiamo far fronte a 60 milioni di euro». Massimo Cariello, Nuovo Psi, guarda già avanti: «Restiamo uniti, con un solo candidato sindaco, il centrodestra può vincere».










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