Salerno. Niente cartelle esattoriali agli «amici», licenziato dipendente di Equitalia. Scatta l'inchiesta

Salerno. Niente cartelle esattoriali agli «amici», licenziato dipendente di Equitalia. Scatta l'inchiesta
di Angela Trocini
Giovedì 26 Marzo 2015, 23:01 - Ultimo agg. 27 Marzo, 11:34
2 Minuti di Lettura
SALERNO - Licenziato un dipendente di Equitalia Salerno. Avrebbe tolto i fermi amministrativi sulle auto senza il pagamento delle cartelle esattoriali. Per l’ex dipendente, A.L.C., si profila anche un’indagine penale presumibilmente per truffa e falso.

La vicenda è nata alla fine dello scorso anno quando la Motorizzazione notò alcune pratiche anomale e segnalò il fatto alla sede salernitana di Equitalia. Indagini interne portarono alla luce che il dipendente, in servizio dal 1987 negli enti pubblici, aveva tolto tantissimi fermi amministrativi sulle auto. Si è calcolato circa duecento. A novembre dello scorso anno, quindi, venne avviato un procedimento disciplinare che portò all’individuazione del responsabile che si difese dicendo di aver fatto «favori ad alcuni colleghi» senza intascare - in contropartita - soldi: «Io ho solo obbedito pensando che non ci fosse nulla di illegale. Mi sono fidato dell’autorevolezza delle persone che, di volta in volta, mi facevano le richieste». Questa più o meno la difesa di A.L.C. che, a quanto pare, era anche disposto a fare i nomi dei colleghi che gli avevano chiesto i favori.

Ma dopo alcuni mesi (all’inizio del mese in corso per la precisione) l’uomo è stato licenziato: per i vertici di Equitalia i fatti commessi sarebbero talmente gravi da non consentire la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto lavorativo. Nell’avviso di licenziamento per giusta causa, a firma del direttore generale Andrea Palma, si preannunciano anche azioni sia a livello penale sia in sede civile per il risarcimento dei danni derivanti dall’illecito comportamento dell’ex dipendente. Quest’ultimo ha fatto ricorso al licenziamento ed è stato anche sottoposto a perizia psichiatrica: il medico che lo ha visitato ha definito il paziente «fragile ed affetto, da diversi anni, da patologia psicotica che manifesta con una predisposizione alla suggestionabilità». Sono pazienti che vivono una vita normale e anche produttivi e efficaci nel lavoro, tuttavia (quando si fidano) sono di «facile suggestionabilità ed obbediscono, in casi particolari, a tutto ciò che viene loro chiesto perdendo capacità razionali». La perizia di parte, di sicuro, sarà alla base del ricorso per la reintegra nel posto di lavoro e non è escluso che serva anche - come impianto difensivo - nell’inchiesta penale. Essendo Equitalia una società pubblica, la denuncia a carico dell’ex dipendente infedele appare scontata.

Nella lettera di licenziamento, come già detto, si fa riferimento anche ad un’azione in sede civile avendo Equitalia perso molti soldi per il mancato pagamento (anche a rate) delle cartelle esattoriali che è il presupposto per togliere il fermo amministrativo sulle autovetture. Il raggiro, ai danni della società e che ha visto protagonista l’ex dipendente, pare sia durato un anno. Ma non è escluso anche di più con un danno per migliaia di euro.

Abbottonassimi sulla vicenda, come era prevedibile, i vertici di Equitalia Salerno. Toccherà, infatti, alla magistratura verificare se vi siano ulteriori responsabilità. Oppure se il dipendente, appena licenziato, abbia cercato di salvarsi raccontando di persone che gli «avrebbero rovinato la vita senza aver ricevuto nulla in cambio».





© RIPRODUZIONE RISERVATA