Giovane ingegnere travolto e ucciso in autostrada, verdetto choc: nessun colpevole

Giovane ingegnere travolto e ucciso in autostrada, verdetto choc: nessun colpevole
di Marco Di Bello
Martedì 25 Novembre 2014, 12:55 - Ultimo agg. 13:07
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Nessun responsabile per la morte di Pierpaolo Francia, il giovane battipagliese che perse la vita lungo l’A3, fra Eboli e Battipaglia, falciato da due automobili. Questo è quanto deciso dal giudice Conforti. Rigettata la richiesta della famiglia di accertate la dinamica dell’incidente e delle eventuali responsabilità. A distanza di 9 anni e 2 mesi, la famiglia del giovane ingegnere dovrà ancora attendere le motivazione per comprendere la decisione del giudice. Era la notte del 2 settembre del 2005, quando Pierpaolo imboccò l’A3, in direzione sud. Il 32enne ingegnere meccanico, da un anno impiegato presso l’ex Metzler, attuale Cooper Standard, si dirigeva a bordo della sua Seat Leon verso la casa al mare della famiglia, a Tortora. Per cause sconosciute, il giovane si schiantò contro il guardrail. Rimasto illeso, Pierpaolo si preoccupò di segnalare il proprio veicolo, rimbalzato al centro della carreggiata. Nell’attesa che la polizia stradale sopraggiungesse, però, fu investito da una Fiat Multipla, che lo sbalzò al centro della strada, e poi da una Seat Arosa. Dopo l’archiviazione del procedimento penale, la famiglia del giovane tentò la strada del Tribunale civile. Al giudice fu richiesto di stabilire la dinamica del sinistro. Grazie alle testimonianze e ai dati raccolti, l’ingegnere Pietro Antonio Talento, quale consulente tecnico del giudice, riuscì a chiarire la vicenda. Le assicurazioni, però, impugnarono la consulenza tecnica.

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