Lino Renzi mangiò la madre: ​«Il cannibale può affrontare il processo»

Lino Renzi mangiò la madre: ​«Il cannibale può affrontare il processo»
di Petronilla Carillo
Martedì 31 Marzo 2015, 10:36 - Ultimo agg. 11:12
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Lino Renzi è processualmente capace ma resta un soggetto pericolosissimo. È questo, in sintesi, quanto stabilito dal docente universitario Antonello Crisci (neuropsichiatra, criminologo e associato di medicina legale all'Università di Fisciano) che ha ieri consegnato al gup Elisabetta Boccassini una perizia di circa una quarantina di pagine sulle condizione dell'uomo che uccise e mangiò la madre 77enne, Maria Pia Guariglia, nella loro casa a Torrione. Ora il gup dovrebbe inviare nuovamente le carte al pubblico ministero per la formulazione della richiesta di rinvio a giudizio.



«Anche se Renzi è consapevole di ciò che ha fatto - spiega il professore Crisci - e sa che deve sostenere un processo, è pur vero che è un soggetto molto pericoloso e, quindi, la sua posizione va attentamente valutata alla luce anche della chiusura degli ospedali psichiatrici». «Il mio assistito - dichiara invece l'avvocato Paolo Corsaro - per il momento resta ad Aversa ma presto si dovrà valutare dove mandarlo. Proprio nei giorni scorsi sono stato a trovarlo in ospedale e i responsabili della struttura ancora non sanno come regolarsi anche perché le Rems (residenze esecuzione misure di sicurezza, ndr) ancora non sono operative così come molti istituti penitenziari ancora non si sono ben attrezzati per una valida accoglienza per chi ha problemi psichici come Lino Renzi che, voglio ricordarlo, è e resta schizzofrenico». L'uomo ha anche un curatore speciale, l'avvocato Vista.



Figlio unico e orfano di entrambi i genitori, quello di Renzi rischia ora di diventare un caso. Anche se la sua capacità di intellettiva, secondo i test psichiatrici Cpm di Raven, svolte all'università dalla dottoressa Nicoletta Sansone, hanno consentito di dimostrare che il suo quoziente è normale, Renzi è comunque molto pericoloso. Nonostante abbia preso coscienza di ciò che ha fatto, Renzi ha difatti spiegato il suo comportamento rifacendosi alla magia, quella nera, raccontando - spiega il neuropsichiatra criminologo - che gli era stata fatta una fattura che lo spingeva ad uccidere le persone: lui avrebbe anche chiesto alla madre di chiamare un esorcista ma lei si sarebbe rifiutata. «Nei suoi racconti - prosegue il docente universitario - non è più all'interno della sua navicella spaziale che lo conduce attraverso il tempo, dal Trecento al 2050».



Nel corso di uno dei colloqui con il neuropsichiatra, durante la perizia per valutare le sue condizioni mentali, chiese anche la grazia, «come Berlusconi», disse.