Salerno. «Mio figlio condannato, ma è innocente»: a 79 anni digiuna per protesta

Salerno. «Mio figlio condannato, ma è innocente»: a 79 anni digiuna per protesta
di Luigi D'Antuono
Venerdì 23 Gennaio 2015, 00:17 - Ultimo agg. 10:08
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Pagani. È arrivato al quindicesimo giorno di sciopero della fame il settantanovenne Mario Vitolo che ha iniziato la protesta per sensibilizzare le istituzioni del governo centrale e i vertici della magistratura sul caso che ha visto la condanna del figlio Luigi a ventitrè anni di reclusione per omicidio passionale.

«Insisto che venga fatta luce sul caso dell’omicidio di Ernesto Porpora – spiega Mario Vitolo – insisto perché le istituzioni preposte si rendano conto della inconsistenza delle indagini a suo tempo condotte, della loro inconcepibile superficialità e della loro grande approssimazione che sono costate la durissima condanna di mio figlio».







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