Pastificio Amato, nuova vendita: questa volta con il progetto Nouvel

Pastificio Amato, nuova vendita: questa volta con il progetto Nouvel
di Petronilla Carillo
Giovedì 7 Maggio 2015, 11:08
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SALERNO - Vecchio pastificio Antonio Amato: siglato l’accordo con l’archistar Jean Nouvel. Potrebbe dunque chiudersi, definitivamente, un capitolo abbastanza complicato della intricata vicenda Amato. Nelle prossime date del 6 e del 13 luglio, dunque, il complesso industriale non solo sarà messo in vendita con un ribasso del 25% rispetto all’ultimo incanto, ma anche correlato (per chi vuole) con i diritti di utilizzo del progetto stesso.

È questo il risultato ottenuto a seguito di una lunga trattativa condotta dal commercialista Enrico Lanzara, curatore fallimentare dell’Amato Re, e dagli avvocati responsabili della procedura, gli avvocati Filippo Castaldi e Giovanni Noschese, rispettivamente del foro di Nocera Inferiore e di Salerno. Sulla base di questo accordo è stato sottoscritto un accordo transattivo con la Tecnimont Spa e l’Ateliers Jean Nouvel con la quale entrambi si impegnano a vendere e a trasferire alla curatela della Amato Re il progetto relativo all’area edificabile dell’ex Pastificio di via Picenza, completo di tutti gli elaborati come già a suo tempo consegnato da Tecnimont alla Real Estate in bonis e già approvato dal dal Comune di Salerno con il Pua adottato dalla giunta municipale nel giugno 2009.

L’accordo prevede che, laddove l’acquirente deciderà di utilizzare il progetto, griffato dall’archistar, ha un’unica clausole: affidarne la direzione artistica allo studio Ateliers Jean Nouvel. In caso di modifiche al progetto non condivise con quest’ultimo non potrà in alcun modo essere associato all’Ateliers.

In termini pratici tutto ciò si tradurrebbe, per l’eventuale acquirente, in una serie di vantaggi legati sia alla certezze della fattibilità dell’opera (già approvata a livello amministrativo) sia sotto il profilo della rapidità con la quale si potrebbe avviare l’iniziativa imprenditoriale. Il ritiro della concessione edilizia sarebbe, infatti, subordinato unicamente all’acquisto, da parte dell’impresa aggiudicataria, della porzione di scarpata di proprietà comunale, alla firma dello schema di convenzione di lottizzazione già approvato ed al versamento degli oneri concessori all’ente Comune.

In caso contrario, invece, l’imprenditore dovrà affrontare nuovamente tutto l’iter amministrativo legato all’approvazione di un nuovo progetto. Il prezzo di vendita dell’area edificabile e dei diritti edificatori è stato fissato in 5 milioni e 800mila euro. A questa cifra dovranno aggiungersi centomila euro per l’acquisto del progetto. Un bel colpo, che rende ora più appetibile l’acquisto della vecchia azienda di via Picenza e può segnare una svolta decisiva per l’avvio di quel programma di riqualificazione della zona.

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