Salerno. 42enne sradica un palo e aggredisce i tifosi avversari, arrestato

Salerno. 42enne sradica un palo e aggredisce i tifosi avversari, arrestato
di ​Paola Desiderio
Martedì 24 Febbraio 2015, 09:30 - Ultimo agg. 09:31
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Agropoli. Viola il daspo e colpisce con un palo una macchina di tifosi avversari all’esterno dello stadio Guariglia. G.T., 42 anni, è stato arrestato domenica pomeriggio dai carabinieri della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Giulio Presutti. Il quarantaduenne, ultras dell’Agropoli, si trovava all’esterno dello stadio, sebbene in base al daspo non poteva intrattenersi nei pressi di luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive.



Al termine della partita tra l’Agropoli e la Battipagliese, vinta 2 a 1 dalla squadra di casa, G.T. si trovava, invece, sulla strada di accesso allo stadio. Quando ha visto alcuni tifosi della squadra avversaria che stavano lasciando lo stadio a bordo delle automobili, ha divelto un palo di legno da una recinzione e ha colpito una delle vetture. Un gesto che ha rischiato di innescare una rissa tra i tifosi delle due squadre avversarie: i tifosi battipagliesi, infatti, sono immediatamente scesi dalle auto intenzionati a reagire all’aggressione appena subita, mentre i tifosi agropolesi, che erano ancora all’interno dello stadio, accortisi di ciò che stava accadendo fuori, hanno cercato di forzare le uscite per andare a dare manforte all’ultras.



La tempestività dei carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse in scontri tra le due tifoserie. Una pattuglia ha fatto ripartire la colonna con i tifosi battipagliesi, un’altra ha impedito agli ultras di Agropoli di uscire dallo stadio. Intanto l’uomo è stato portato in caserma e arrestato sia per l’aggressione agli avversari con il palo, sia per la violazione del daspo.



Il daspo nei confronti di G.T. era stato disposto dal questore di Salerno nell’ottobre del 2013 quando, in occasione della partita tra Agropoli e Akragas, in qualità di capo ultras, invase il campo da gioco danneggiando la recinzione e, a fine partita, assieme ad altri ultras, costrinse i calciatori a togliersi le magliette della società per uscire dallo stadio. L’ultras aveva il divieto di accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive per diciotto mesi da allora, e quindi fino al prossimo mese di aprile.