Il fidanzato picchia il padre davanti al bar: Jessica si uccide lanciandosi dal balcone

Il fidanzato picchia il padre davanti al bar: Jessica si uccide lanciandosi dal balcone
di Carmela Santi
Martedì 17 Marzo 2015, 11:05 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:18
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Ascea. Non ce la fa a superare l'ennesimo litigio tra il padre e il fidanzato. Mentre i due urlano e se le danno di santa ragione dinanzi al bar, lei decide di farla finita, si lancia dal balcone di casa e precipita dinanzi ai loro occhi. Tragedia a Mandia, frazione di Ascea. Jessica Sacco di 22 anni si è tolta la vita lanciandosi nel vuoto.

É accaduto domenica sera, al culmine dell'ennesima discussione.

La sofferenza di vedere gli uomini della sua vita, il padre e il ragazzo, riempirsi di botte, probabilmente è stata più forte della voglia di vivere. Tra i due da tempo c'era un rapporto conflittuale. Domenica sera il ragazzo si è presentato nel bar di proprietà della famiglia Sacco, l'unico bar del paese. Dietro al bancone c'è il suocero. Nel locale ci sono altre persone che consumano da bere e giocano a carte. Ad un certo punto tra i due scoppia una lite. La discussione si fa sempre più accesa fino ad arrivare alle mani. Solo l'intervento degli altri presenti riesce ad evitare il peggio. Il ragazzo viene fatto allontanare dal bar.

Ma, tempo pochi minuti, ritorna nel locale. In mano ha anche una mazza. Il giovane é furioso. Si scaglia contro il suocero ferendolo ad un occhio. Nella colluttazione viene ferito anche il fratello della 22enne. Jessica è a casa al piano di sopra. Il bar di famiglia si trova infatti al pian terreno della palazzina dove abita la famiglia Sacco.

Dinanzi al locale a causa delle urla si è radunata un po' di gente. Mandia è un piccolo paese, ci si conosce tutti, e in molti sono a conoscenza del rapporto conflittuale tra il papà di Jessica e il fidanzato.

Già in passato hanno litigato diverse volte. Domenica sera la discussione è andata oltre, è degenerata nella maniera più tragica. Mentre i due stavano discutendo fuori al bar, improvvisamente hanno visto cadere Jessica dal piano superiore. La ragazza si è lanciata nel vuoto schiantandosi a terra dinanzi agli occhi impotenti del padre e degli altri presenti. Il papà ha iniziato ad urlare, si è avvicinato disperato al corpo della figlia. Jessica era riversa a terra. É stata subito soccorsa, a bordo di un'auto trasferita in ospedale. Quando è giunta al San Luca di Vallo della Lucania per lei non c'era più niente da fare.

Sul posto i carabinieri della stazione di Ascea e della compagnia di Vallo diretta dal capitano Alessandro Starace. Per tutta la notte hanno raccolto le testimonianze delle persone che hanno assistito al litigio. Sul corpo della ragazza la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto l'esame autoptico che sarà eseguito oggi pomeriggio dal medico legale Adamo Maiese che già ieri ha effettuato un primo esame esterno. La famiglia assistita dall'avvocato Antonello Natale vuole sapere se prima di cadere nel vuoto la ragazza possa essere stata ferita dal ragazzo.

Candidata alle ultime elezioni amministrative nella lista «Per Ascea» appoggiata dal sindaco uscente Mario Rizzo, Jessica era conosciuta ed apprezzata da tutti. «Brillante ed intraprendente - la ricorda Rizzo - Aveva trovato il coraggio di restare nel suo paese e creare qualcosa nonostante mille difficoltà». Jessica era la colonna portante della sua famiglia. Gestiva con il fratello minore due circoli privati. Aveva partecipato anche a concorsi di bellezza. Si prendeva cura di due sorelle disabili. Sconvolto Antonio Criscuolo, candidato a sindaco nella lista in cui era Jessica. «Una ragazza allegra - ricorda -Si metteva in gioco per aiutare tutti. Jessica resterà un esempio».

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