Salerno, una sala multisensoriale nell'ex cinema a luci rosse

Salerno, una sala multisensoriale nell'ex cinema a luci rosse
di Giovanna Di Giorgio
Mercoledì 6 Maggio 2015, 17:42 - Ultimo agg. 17:58
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Second life a Salerno per l’edificio nato come Casa del balilla e poi utilizzato come cinema. A luci rosse, per la precisione. Ma di quel Diana lì non è rimasto niente. Oggi, la sala appena inaugurata è attrezzata anche per eventi multimediali. Quattordici proiettori, maxi schermo e una tribuna da 180 posti completamente retraibile consentono, infatti, un utilizzo molteplice del Diana, permettendo una fruizione multisensoriale. A delimitare la sala centrale, pannellature fisse, pareti e teli manovrabili. Insomma, un luogo d’avanguardia, come promettono i cavalli esposti all’ingresso che dà sul nuovo tratto di lungomare, a pochi metri dallo scheletro del Crescent.

A cui, immancabilmente, L’ex sindaco De Luca fa riferimento: «Quando sarà completato il disegno urbanistico del fronte di mare con le navi da crociera a cento metri da qui, immaginate il teatro come un luogo in cui si accolgono i turisti che sbarcano in città. Un progetto bellissimo, inserito in un disegno coerente. Un segno della nuova identità di Salerno, ma anche un richiamo alla storia». I lavori, tuttavia, non sono completati. Resta da restaurare tutta la facciata esterna, in condizioni visibilmente precarie. Nonostante tutto, il sindaco, Enzo Napoli, gongola: «Si apre un ulteriore polo culturale nella città, si configura una sorta di isola della cultura che parte da piazza della Libertà, arriva il cinema Diana, percorre la villa comunale, entra nel centro storico basso, arriva a palazzo Fruscione e a San Pietro a corte, sale ai giardini della Minerva fino all’auditorium del conservatorio», afferma a margine dell’inaugurazione.
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