Strage di ragazzini a Sassano, niente patteggiamento: a processo l'investitore

Strage di ragazzini a Sassano, niente patteggiamento: a processo l'investitore
di Pino Perciante
Mercoledì 25 Febbraio 2015, 23:40
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Rinviato a processo Gianni Paciello, il conducente dell’auto che il 28 settembre 2014 travolse e uccise quattro ragazzi, tra cui anche suo fratello più piccolo.

Ieri mattina il gup di Lagonegro, Claudio Scorza, ha rinviato a giudizio il ventiduenne di Sassano, fissando la prima udienza per il 21 aprile davanti al giudice monocratico. L’accusa a carico di Paciello è di omicidio colposo plurimo con l’aggravante dell’aver guidato sotto l’effetto di alcol. Il gup ha respinto la chiamata dell’assicurazione a «responsabile civile» nel futuro processo sulla strage perché l’auto non era intestata all’imputato. Respinta anche la richiesta di patteggiamento per Paciello. L’udienza è cominciata qualche minuto prima delle 13. I legali dell’imputato, gli avvocati Gennaro Lavitola e Alfonso Giuliani, hanno chiesto la chiamata in causa del responsabile civile, cioè dell’assicurazione. Il giudice si è ritirato in camera di consiglio ed è uscito poco dopo con la decisione di respingere la richiesta. Poi i due difensori hanno chiesto il rito alternativo per il loro assistito, ma il pubblico ministero Amato Barile non ha avuto dubbi: parere contrario. Il giudice si è ritirato nuovamente in camera di consiglio per poi uscire intorno alle 14,45 con la decisione del rinvio a giudizio. Ad inizio udienza il gup aveva ammesso come parti civili i familiari delle vittime. Il giudice ha ammesso i genitori e il fratello di Daniele Paciello (omonimo ma non parente dell’investitore), assistiti da gli avvocati Vincenzo Vita e Mimmo Cartolano, e i genitori e i nonni di Giovanni e Nicola Femminella.
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