San Matteo, le scuse dei portatori al vescovo

San Matteo, le scuse dei portatori al vescovo
di Petronilla Carillo
Sabato 18 Ottobre 2014, 22:37 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 10:21
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SALERNO - Da un lato le indagini della procura, dall’altro il perdono cristiano e la ricucitura dei rapporti tra le diverse parti sociali e istituzionali di Salerno. I portatori hanno fatto in questi giorni le proprie «scuse» all’arcivescovo Luigi Moretti. È avvenuto mentre gli uomini della Digos notificavano ai venti indagati, molti dei quali semplici cittadini e spettatori della processione, gli avvisi di conclusione delle indagini. E il vescovo li ha incontrati in un clima di grande serenità. Quella stessa che, come viene riportato proprio in un articolo di Avvenire sulle indagini legate alla festa patronale, si vive in questi giorni in Curia. È proprio dalle pagine del giornale della Cei che si ricorda come monsignor Moretti abbia sempre sottolineato che «ad essere oltraggiato, più che la sua persona, siano stati i santi e la maggioranza dei salernitani estranei ai fatti, che hanno fatto a gara per attestargli stima e solidarietà». Moretti, in fondo, si è sempre dichiarato «vescovo di tutti, anche di coloro che hanno svilito il significato religioso del rito sacro o che si sono lasciati coinvolgere nella profanazione». Intanto, però, dopo la veglia in suo onore, l’alto prelato, capo della chiesa salernitana, si è ritirato in disparte evitando uscite pubbliche e incontri in attesa che gli animi si calmino.






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