8 marzo, Boldrini: «Si può dire "la ministra", non è cacofonico». La Carfagna: le priorità sono altre

8 marzo, Boldrini: «Si può dire "la ministra", non è cacofonico». La Carfagna: le priorità sono altre
Giovedì 5 Marzo 2015, 19:15 - Ultimo agg. 19:20
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Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia, risponde alla lettera della presidente della Camera, Laura Boldrini: «Cara presidente, la ringrazio per la lettera che ha voluto inviare a me, ai colleghi ed alle colleghe per sensibilizzarci all'uso di un «linguaggio adeguato» che rispetti «l'identità di genere» di ciascuno dentro l'Aula».



«Come Ella certamente saprà - prosegue Carfagna -, soltanto qualche giorno fa la Camera dei deputati ha scongiurato in extremis la chiusura di un centro all'avanguardia nell'accoglienza di minori abusati e vittima di violenza, altri centri sono a rischio ed è cominciato lo smantellamento di alcuni istituti e case-rifugio per donne costrette ad abbandonare le loro case; sono conseguenze di scelte - ad avviso mio e del mio partito sbagliate - fatte dall'esecutivo in carica, che non ha mai voluto nominare un ministro - o ministra - per le Pari Opportunità».



«Le sarei dunque molto grata - sottolinea poi la deputata azzurra - se volesse utilizzare le Sue possibilità di moral suasion per sensibilizzare i colleghi della maggioranza e dell'opposizione anche ad occuparsi di quelle che sono le vere emergenze del Paese e, di conseguenza, delle donne, tra le quali certamente non si può contemplare l'uso degli articoli e dei termini maschili o femminili per appellare «i deputati» o «le deputate», «il ministro» o «la ministro». Peraltro - se mi consente un parere personale - non ho mai ritenuto offensivo né disdicevole essere chiamata «il ministro» o «il deputato».



«La politica resta - conclude Carfagna - la forma più straordinaria di impegno civile e, per questa ragione, ritengo che prima di discutere e confrontarsi su come ci si debba chiamare dentro al Parlamento, tutti si abbia l'obbligo di affrontare e risolvere i problemi degli italiani, con spirito unitario».