Gabriele, 19 anni, suo il videogame «2048»:
in tre settimane ci hanno giocato in 9 milioni

Gabriele Cirulli, 19 anni, e il suo gioco
Gabriele Cirulli, 19 anni, e il suo gioco
Martedì 25 Marzo 2014, 14:53 - Ultimo agg. 15:03
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MILANO - Si chiama Gabriele Cirulli, ha 19 anni, e pu essere definito un orgoglio per il nostro Paese. Un piccolo genio dell'informatica che ha progettato un videogame con il quale sta invadendo il mondo.



Oltre 9 milioni di persone hanno infatti già provato "2048", il 'puzzlegame' ideato dal teenager di Gorizia diplomato all’istituto tecnico locale. Nonostante non sia nemmeno iscritto all'università, la popolarità scaturita dalla diffusione del suo gioco gli ha fatto pervenire numerose proposte di lavoro che hanno intasato la sua mail.



“Dal 9 marzo, giorno in cui ho messo online il gioco, la pagina ha ricevuto 9 milioni di visitatori unici che hanno giocato circa 100 milioni di partite”, dice orgoglioso. Di lui ne parlano anche negli Stati Uniti con il Wall Street Journal che gli ha dedicato un servizio. Lui però non ama le interviste, non vuole farsi troppa pubblicità sulla propria persona, preferendo restare dietro le quinte. Nessuno ha il suo numero cellulare e nessuno conosce il luogo in cui vive. Si fa contattare solamente su Skype.



“In tanti mi scrivono, soprattutto dalla Cina e della Russia - spiega - per ringraziarmi per aver creato il gioco. Mi mandano gli screenshot dei punteggi raggiunti e mi seguono su Twitter: due settimane fa avevo 100 follower, ora ne ho più di 8mila”.



Il gioco, all'apparenza semplice, lo è tutt'altro. Si basa su multipli di due che vanno spostati attraverso una griglia composta da 16 caselle: ogni volta che due numeri uguali finiscono vicini questi possono essere sommati. L’obiettivo di arrivare a 2048. "Solo l’1% delle partite finiscono con la vittoria, io stesso ho solo sfiorato il traguardo: mi sono fermato a 1024”, dice soddisfatto. Tra i suoi followers, sia su twitter che nelle partecipazioni al gioco, l'Italia è il Paese tra i meno attivi attestandosi al 17esimo posto.



Nonostante la popolarità Gabriele giura di non volerci guadagnare: “Ho sviluppato il gioco basandomi su altri giochi simili, non mi sembra giusto guadagnarci. Anzi, è open source: così chi vuole lo può migliorare”.