GayVillage, in pista a 81 anni: la star del palco è «nonna Mirella»

GayVillage, in pista a 81 anni: la star del palco è «nonna Mirella»
di Marco Pasqua
Sabato 29 Agosto 2015, 13:49 - Ultimo agg. 15:23
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Se si dovesse eleggere oggi il personaggio più applaudito dal pubblico del GayVillage, non ci sarebbero dubbi: sarebbe sicuramente Mirella.



Un successo travolgente, il suo, che ha innanzitutto una motivazione anagrafica: con i suoi 81 anni, Mirella è stata ribattezzata ufficialmente la “nonna” della kermesse che, da due mesi, sta animando le notti dell’Eur. Ma non sono solo gli anni ad aver fatto entrare nel cuore del popolo rainbow del Parco del Ninfeo questa ex gallerista d’arte che oggi vive ai Parioli. Come sempre, è la forza dirompente della parole ad avere travolto ragazzi giovani che l’hanno sentita parlare dal palco. «L’amore è universale», ha detto convinta al microfono, di fronte ad una Vladimir Luxuria estasiata per quell’energia positiva.



L’esperienza di Mirella al GayVillage inizia una settimana fa. «Portami con te, voglio conoscere Vladimir Luxuria», dice al nipote Stefano. Il quale, senza scomporsi troppo, decide di trascorrere una serata "alternativa" con la nonna. E Mirella, una volta arrivata, non si contiene più. Cha cha cha e twist sono i suoi cavalli di battaglia, ballati al ritmo della musica pop sparata dalle casse della pista pop. Per lei selfie e abbracci da tutti. «Altro che centro anziani, qui è tutta un'altra musica», dice. La sua energia contagia tutto il privé, gli organizzatori non hanno dubbi: «Bisogna premiarla». E così, giovedì notte, è salita sul palco, da ospite.



Ha raccontato il perché della sua presenza al GayVillage ma, soprattutto, ha dispensato pillole di amore (e saggezza) per tutti. «L’amore non conosce distinzioni – ha sottolineato, indossando il grembiule che viene donato ai personaggi ritenuti paladini della lotta contro l’omofobia – Si sentono troppe idiozie sulle discriminazioni sessuali. Quando mi capita di sentirle in televisione, la spengo e basta». «Per me quello che conta sono le persone – ha aggiunto, guardando estasiati i ballerini a torso nudo che l’hanno scortata davanti al pubblico – Io non sono abituata ad etichettare le persone». Luxuria è incantata, fiera e intenerita da quella donna così aperta, che in pochi minuti ha dato uno schiaffo a quanti ancora considerano le persone omosessuali e transessuali cittadini di serie B.



E dopo il discorso, Mirella, con il suo fedele e inseparabile bastone, è scesa di nuovo in pista. Ha abbracciato e salutato chiunque le chiedesse un selfie, estasiata da quell’affetto. «Se sono stanca? La notte è piccola per me - rispondeva poco dopo le 2 a chi le chiedeva se non volesse andare a dormire – e questa energia, per me, è linfa vitale». E nel mare di ragazzi e ragazze, che per una notte si sentono tutti nipoti di Mirella, lei si dimentica anche dei suoi acciacchi. Per qualche ora non sente più i dolori, la gioia del Parco del Ninfeo è un sano anestetico e un rivitalizzante dell’anima. «Nonna, sei grande», «lei è davvero un mito», «vorrei tanto che fosse mia nonna», le dicono i suoi giovanissimi nipoti acquisiti.



A ognuno di loro, che meritano solo inclusione, riserva lo stesso sguardo di speranza e di affetto. Nel privé, Nunzia De Stefano e Vittoria Schisano non cedono alla tentazione selfie, anche il padrone di casa, Alfonso Stani è rimasto stregato dalla sua carica. Quando ormai è notte fonda, Mirella va via, la sua lezione servirà a tante persone. «Ma torno, mi sono troppo divertita», promette mentre esce accompagnata dal suo Stefano, nipote fiero e orgoglioso di avere una nonna così.