Lui va in pensione e lei si ammala, uno studio italiano svela la sindrome: «Il marito per casa deprime la moglie»

Lui va in pensione e lei si ammala, uno studio italiano svela la sindrome: «Il marito per casa deprime la moglie»
Giovedì 21 Agosto 2014, 15:57 - Ultimo agg. 17:46
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Lui smette di lavorare, lei si ammala. Insofferenza, stress, insonnia, depressione: sono i sintomi, ogni anno peggiori, della "sindrome del marito in pensione".



Un disagio patologico che colpisce le mogli, soprattutto quelle che hanno ancora un impiego, descritto da due economisti italiani dell'università di Padova. Il loro studio, pubblicato sullo 'Study of Labor Journal', rimbalza in queste ore sui media internazionali. Marco Bertoni e Giorgio Brunello dell'ateneo veneto hanno codificato la sindrome sulla base di interviste a 840 donne giapponesi, condotte tra il 2008 e il 2013. Come campo d'indagine è stato scelto il Paese del Sol Levante per il particolare modello familiare che prevede una tradizionale suddivisione dei ruoli femminili e maschili. «Me le conclusioni raggiunte sono valide anche per altri Paesi», assicurano i ricercatori.



Sul fenomeno non mancano esempi cinematografici.
Gli amanti del genere non possono non ricordare il dramma della signora Pina, moglie di Fantozzi, che dopo un'esistenza vissuta in funzione delle frustrazioni lavorative del marito si ritrova per casa un ragionier Ugo finalmente a riposo, iperattivo per vincere la noia. Una presenza 'molestà che si trasforma in un incubo soprattutto se la moglie lavora ancora. E per ogni anno in più trascorso al fianco di un consorte 'disoccupatò, la sindrome della partner peggiora: l'indice di gravità aumenta di 6-14 punti ogni 12 mesi. Con buona pace del sogno di ogni coppia, quello di invecchiare insieme e di avere più tempo per condividere hobby e passioni sacrificate per anni a causa del lavoro, nella vita vera la morale sembra essere ben diversa: il pensionamento del marito, concludono gli economisti, «può essere un'esperienza davvero stressante per la donna che improvvisamente si ritrova un estraneo in casa, sempre attorno e bisognoso di attenzioni».