Antonio De Curtis, in arte Totò: 47 anni fa moriva il Principe della risata

Antonio De Curtis, in arte Totò: 47 anni fa moriva il Principe della risata
Martedì 15 Aprile 2014, 16:25 - Ultimo agg. 16:48
2 Minuti di Lettura
Sono passati 47 anni da quel 15 aprile che ha reso il mondo della risata pi triste: era il 1967 e Antonio De Curtis, in arte Tot, moriva lontano dalla sua Napoli. Proprio alla sua città, secondo quanto hanno raccontato i testimoni dei suoi ultimi istanti, è andato il pensiero prima di spirare. Al cugino Eduardo, infatti, disse: «Eduà, Eduà mi raccomando. Quella promessa: portami a Napoli».



Proprio a Napoli, infatti, si svolsero i funerali, ai quali partecipò una marea di gente commossa: tremila persone all'interno della Basilica del Carmine Maggiore, circa centomila nel piazzale antistante la chiesa.



L'orazione funebre, memorabile, fu pronunciata da Nino Taranto: «Amico mio questo non è un monologo, ma un dialogo perché sono certo che mi senti e mi rispondi. La tua voce è nel mio cuore, nel cuore di questa Napoli che è venuta a salutarti, a dirti grazie perché l'hai onorata. Perché non l'hai dimenticata mai, perché sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollarle di dosso quella cappa di malinconia che l'avvolge. Tu, amico hai fatto sorridere la tua città, sei stato grande, le hai dato la gioia, la felicità, l'allegria di un'ora, di un giorno, tutte cose di cui Napoli ha tanto bisogno. I tuoi napoletani, il tuo pubblico è qui. Ha voluto che il suo Totò facesse a Napoli l'ultimo "esaurito" della sua carriera e tu, tu maestro del buonumore, questa volta ci stai facendo piangere tutti. Addio Totò, addio amico mio. Napoli, questa tua Napoli affranta dal dolore vuole farti sapere che sei stato uno dei suoi figli migliori e non ti scorderà mai. Addio amico mio, addio Totò».