Fiat 500X, ecco la prima foto senza camuffature del mini-Suv del Lingotto

La prima foto della 500X
La prima foto della 500X
di Diodato Pirone
Lunedì 15 Settembre 2014, 21:09 - Ultimo agg. 16 Settembre, 14:39
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Ecco la Fiat 500X. A sorpresa ieri iniziata a circolare in rete la prima foto senza veli del mini-Suv del Lingotto che arriver sul mercato nel 2015.

Si tratterebbe - sembra - di una foto "sfuggita" durante le riprese di uno spot pubblicitario. La nuova vettura sarà presentata ufficialmente ai primi di ottobre al salone di Parigi.

La foto è stata scattata con un obiettivo particolare, probabilmnte un grandangolo, che allunga e abbassa la silouhette della 500X che in realtà è compatta (circa 4,25 metri di lunghezza) e alta (circa 1,70).



La collocazione dell'immagine è quella di una città poiché la Fiat 500X punta a conquistare proprio su un pubblico "modaiolo", di target medio-alto, desideroso di usare un'auto pratica per i fine settimana ma adatta anche a dominare il traffico cittadino.

La 500x è la sorella dell'altro minisuv appena varato da Fiat Chrysler, la Jeep Renegade, che proprio oggi è entrata nella fase di vera e propria produzione nello stabilimento di Melfi, in Basilicata. Entrambe le auto sono state sviluppate sulla piattaforma della "500L", in produzione in Serbia, e rappresentano un salto di qualità strategico nei piani di sviluppo di Fiat Chrysler.



Con la "Renegade" e la "500X" FCA entra a pieno titolo nel settore dei Suv compatti che sta registrando un boom commerciale su tutti i mercati mondiali. Quest'anno in tutto il mondo dovrebbero essere venduti circa 2.000.000 di minisuv e Fiat Chrysler punta a conquistare una discreta fetta di questa torta in espansione. Le due auto rappresentano anche una svolta storica per per l'auto italiana che - dopo il successo delle Maserati Quattroporte e Ghibli prodotte nella nuova fabbrica di Grugliasco, vicino Torino - torna a rivolgersi non più solo ai 500 milioni di consumatori europei ma a tre miliardi di automobilisti che abitano anche in Asia, Australia e Nord America.





Per raggiungerli con modelli il più possibile affidabili e competitivi, Fiat ha completamente ristrutturato lo stabilimento di Melfi dove tutt'ora si produce la Punto. Con un miliardo di investimento, la metà proveniente dalle casse della Jeep, sono stati installati 600 robot nuovi di zecca e sono state rifatte dalla base le linee di montaggio. Linee alla cui progettazione, per la prima volta nella storia della Fiat, hanno partecipato gruppi di operai scelti fra gli oltre 5.000 dipendenti della fabbrica lucana in modo da snellire e rendere meno faticoso e più veloce il processo di lavoro secondo le modalità previste del World Class Manufacturing, il sistema produttivo di stampo nipponico adottato per tutte le fabbriche di Fiat e Chrysler.