Sesso e contraccezione, l'esperto: «L'astinenza è il metodo più green»

Sesso e contraccezione, l'esperto: «L'astinenza è il metodo più green»
Sabato 28 Marzo 2015, 14:48 - Ultimo agg. 22:05
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ROMA - "L'astinenza è il metodo contraccettivo più green che esiste se non fosse che poi ci estinguiamo o creiamo squilibri alla nostra salute mentale". Parola di Emilio Arisi, ginecologo e presidente della Smic, Società medica italiana per la contraccezione, che elenca i metodi contraccettivi più eco-friendly.



In una società sempre più attenta ai problemi ambientali, sbarca anche il sesso green. "Dobbiamo sempre tenere presente l'equilibrio tra il rispetto dell'ambiente e i costi o i benefici che certi comportamenti possono o avere per noi - spiega l'esperto -. Ma dovendo stilare una classifica bisogna chiarire innanzitutto che quando parliamo di 'green contraception' parliamo di sistemi non invasivi per il corpo e per l'ambiente. Dunque è evidente che tra quelli più 'green' ci siano quelli naturali come il coito interrotto e l'antico metodo di Ogino-Knaus che si basava sul conto dei giorni di fertilità della donna, poi perfezionato con la misurazione della temperatura basale".



Tuttavia i metodi contraccettivi più green sono meno sicuri per quanto riguarda gravidanze indesiderate. Per evitare di rimanere incinta, tra i metodi ecologici più sicuri c'è la spirale. "Direi - afferma Arisi che possiamo definirla abbastanza green".



Meno eco, ma più sicuro dal punto di vista delle malattie sessualmente trasmissibili, è il preservativo. "Come per il discorso delle gravidanze - avverte il ginecologo - anche in questo caso c'è bisogno di pensare al bilanciamento tra rischio e beneficio per noi e per l'ambiente. Sappiamo che i condom sia maschili sia femminili sono l'unico strumento per difenderci dalle malattie a trasmissione sessuale. Quindi pensiamo bene a che rischi andiamo incontro prima di decidere di non usarli".



Ultima nella classifica dei contraccettivi green, la pillola. "Anche quelle di ultima generazione con dosaggi ormonali molto bassi - conclude Arisi - hanno un impatto sull'ambiente perché è vero che comunque gli ormoni immessi vengono poi espulsi dalle urine. Ma anche qui ci sarebbe da fare una riflessione: una donna gravida espelle più ormoni nelle urine in 9 mesi di quanto una donna che prende la pillola possa espellerne in tutto un ciclo fertile. Solo che la gravidanza è una cosa bella, poetica e non può che essere considerata green".