Napoli, restyling da est a ovest: così sarà una metropoli europea

Napoli, restyling da est a ovest: così sarà una metropoli europea
Domenica 29 Marzo 2015, 13:56 - Ultimo agg. 31 Marzo, 10:30
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È una nuova Napoli quella che l’attuazione dei grandi progetti farà emergere. Una metropoli europea. Con le strade della zona est, dall’uscita dell’autostrada a via Marina fino all’intera zona orientale interamente sistemate, il porto di Napoli ampliato, le nuove linee della metropolitana completate, l’intero centro storico, che è patrimonio Unesco, ristrutturato e valorizzato e la riqualificazione della zona occidentale dalla Mostra d’Oltremare a Bagnoli. Interventi che, tutti insieme, consentiranno di ripensare la città.



Complessivamente si investono risorse pari a un miliardo e 617 milioni. Il più grande progetto mai attuato per Napoli. Si tratta di 8 grandi progetti. Questo il dettaglio: 65 milioni e mezzo per la Mostra d’Oltremare, 154 milioni per il porto di Napoli, 173 milioni per la linea 6, 172 milioni per la tratta su ferro Piscinola-Capodichino; 671 milioni per la linea 1, 76 milioni per il parco urbano di Bagnoli, 100 milioni per il centro storico e 206 milioni di euro per Napoli est. «Per la realizzazione di queste opere strategiche - dice l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Edoardo Cosenza, che coordina per la Regione i grandi progetti su delega del presidente Stefano Caldoro - stiamo svolgendo un pressing costante sul Comune di Napoli, che è l’ente attuatore, per imprimere un’accelerazione all’apertura dei cantieri».







Trasporti moderni e sostenibili

«Molti di questi interventi - spiega Cosenza - sono finalizzati a creare un modernissimo sistema di trasporti capace di collegare su ferro, e dunque con trasporti sostenibili, l’intera città. Grazie a questa rete riusciremo a garantire la “cucitura” di tutti i quartieri di Napoli». Nel «pacchetto» vi è il finanziamento per completare l’intera tratta Municipio-piazza Garibaldi della linea 1: si tratta complessivamente di 671 milioni poiché ai 573 milioni del progetto si sono aggiunti ulteriori 98 milioni di fondi regionali per 10 nuovi treni sulla linea: entro aprile potrà partire la gara per l’acquisto, che si svolgerà a cura del Comune di Napoli. A partire dal 2016 si potranno avere i nuovi treni, essenziali per aumentare la frequenza di passaggio sull’intera tratta. Grazie a queste risorse si è aperta la prima parte della stazione Garibaldi, essenziale per la «cucitura» della metropolitana, con gli altri trasporti su ferro che arrivano e si incrociano proprio alla stazione centrale: i treni ordinari, l’alta velocità, la circumvesuviana. Nei prossimi mesi finalmente si aprirà anche la fondamentale stazione di Municipio che raccoglierà gli utenti del centro cittadino e provenienti dal porto. Grande è stato lo sforzo della giunta Caldoro per ottenere il finanziamento aggiuntivo da Bruxelles. La Regione sostiene anche un finanziamento da 173 milioni, inizialmente a carico del Comune, che è essenziale per far arrivare la linea 6 fino a piazza Municipio. «Con la linea 6 fino a Municipio e la linea 1 fino a Garibaldi - evidenzia l’assessore Cosenza - la “cucitura” della città da ovest-Fuorigotta fino a est-Garibaldi - e a nord, con tutte le stazioni del Vomero, dei Colli Aminei, del Policlinico e di Scampia sarà completa. Viene anche finanziato il grande progetto della tratta Piscinola-Capodichino».



Parco urbano a ovest della città

Tra gli interventi per Napoli, quello per la Mostra d’oltremare, con 20 milioni di euro, consentirà la riqualificazione stradale e fognaria di tutti gli assi viari dell’area di Fuorigrotta, per gli utenti che arrivano dalla tangenziale o da Pozzuoli. Inoltre permetterà con ulteriori 45,5 milioni il recupero dello straordinario patrimonio architettonico dell’area congressuale, con anche un nuovo sistema di ingressi: la Mostra potrà così diventare uno straordinario parco urbano. Un polo che si congiunge a quello che potrà sorgere a Bagnoli, non appena saranno superati i problemi che insistono sull’area.



Il centro storico si rifà il look

Il grande Progetto Unesco include la riqualificazione urbana e fognaria di moltissime strade del centro antico, per un totale di 30 milioni, e gli interventi in molti siti del patrimonio pubblico, per ulteriori 70 milioni. Quasi tutte le gare sono partite. Molte sono già terminate. Alcuni cantieri sono già aperti.



La sfida per Napoli Est

Nell’area orientale forse la sfida più grande: passare da quartieri dormitorio post-industriali a quartieri vitali grazie alla nascita di un nuovo polo universitario e dei laboratori del Cnr. Il Grande progetto Napoli Est, con i suoi 206 milioni, consentirà la riqualificazione stradale e fognaria di molti assi essenziali e la possibilità di collegare meglio la città con il Centro Direzionale attraverso un nuovo importante sottopasso in via Brin: grazie ai fondi europei della Regione, inoltre, il Comune potrà finalmente eliminare i dissesti stradali che sono una piaga da anni. Al nuovo polo tecnico-scientifico e alla riqualificazione prevista dal grande progetto va aggiunta la nascita dell’Ospedale del Mare a Ponticelli. «Considerando poi il grande progetto Banda ultralarga, si creeranno così - ha concluso l’assessore Cosenza - le condizioni infrastrutturali ideali per nuovi investimenti per quest’area».