MILLE CANTIERI| Ambiente, sprint sul piano: «Avanti con le bonifiche»

MILLE CANTIERI| Ambiente, sprint sul piano: «Avanti con le bonifiche»
Domenica 22 Marzo 2015, 15:26 - Ultimo agg. 23 Marzo, 12:55
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Un investimento da 315 milioni e 920mila euro per risanare l’ambiente. «Risorse che la giunta Caldoro - spiega l’assessore Giovanni Romano - ha recuperato e investito con tenacia perché in alcuni casi erano già date per perse». Un’operazione non semplice né scontata a causa della penalizzazione determinata dalla procedura di infrazione europea che ha impedito l’impiego dei fondi europei del Por 2007-2013 fino al 2012.



«Abbiamo agito - dice Romano - contemporaneamente su più fronti per affrontare il problema principale della Campania, quell’inquinamento colpevole che ha devastato gran parte del territorio. Ci siamo subito mossi per avere lo sblocco delle risorse, ottenuto nel 2013 grazie all’approvazione definitiva del Piano regionale per le bonifiche e del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani. Due strumenti che l’Europea riteneva fondamentali per l’utilizzo dei fondi del Por Fesr . Fino a quando l’emergenza rifiuti non è stata considerata conclusa e fino a quando non abbiamo avuto il via libera alla spesa dalla Ue non siamo stati fermi. Al contrario, ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo adoperati per la ricerca di altri finanziamenti.



I 315 milioni e 920mila euro che abbiamo messo in campo sono il risultato dell’azione della presidenza, dell’assessorato, degli uffici. Un’azione, la nostra, spesso silente ma caparbia. Abbiamo preferito il lavoro al clamore. Ma i risultati si vedono. Abbiamo cantieri aperti in tutta la Campania e molti di quei puntini classificati come rossi, inquinati, stanno tornando verdi». È la Campania che prova a presentarsi con un volto nuovo, diverso, e mettersi alle spalle la stagione delle emergenze e del degrado ambientale.







È la Campania che inverte la tendenza, non più terra dei soprusi e delle prevaricazioni, terra oltraggiata dagli scarichi abusivi. Eccoli i dati della stagione degli investimenti: 61 milioni per intervenire sulle 49 discariche comunali o consortili oggetto di procedura di infrazione dal 2003; 81 milioni per la messa in sicurezza e la bonifica di altre 61 discariche inserite nell’anagrafe dei siti inquinati del Piano di bonifica; 39 milioni per le azioni che sta conducendo il commissario Mario De Biase, tra cui la bonifica dei laghetti di Castelvolturno e delle discariche dell’area vasta di Giugliano; 42 milioni per gli interventi di riqualificazione da parte di Campania Ambiente e Servizi; 7 milioni per i controlli ambientali nel territorio dei roghi illeciti dei rifiuti; 72 milioni per le bonifiche dei siti tristemente famosi per essere tra i più inquinati d’Italia e compresi nel programma «Compensazioni ambientali»; 4,8 milioni per la bonifica da amianto del complesso Ciapi di Caserta; 9 milioni e 120mila per aiutare i Comuni ad effettuare gli interventi di caratterizzazione, analisi del rischio e ripristino ambientale delle ex discariche; 1,6 milioni per le attività di completamento, di caratterizzazione e per i primi interventi di messa in sicurezza del sito industriale ex Isochimica di Avellino, storicamente contaminato da amianto e del quale il presidente Caldoro è stato nominato custode giudiziario.



A tutto questo si aggiunge quanto si sta realizzando per l’ambiente attraverso l’attuazione dei grandi progetti regionali dedicati al recupero della risorsa mare: 80 milioni di euro per Bandiera Blu del litorale domitio; 65 milioni per il risanamento ambientale dell’area flegrea; 230 milioni per i Regi Lagni e i grandi depuratori; 100 milioni per il risanamento ambientale dei corpi idrici delle aree interne di Avellino e Benevento; 89 milioni per depuratori e fognature della provincia di Salerno. Un investimento massiccio, dunque, mirato ad interventi di grande respiro. E i risultati di questa azione sono già visibili, concreti. Le fumarole della Resit di Giugliano sono state finalmente spente. Le opere di compensazione ambientale per i comuni che hanno ospitato le discariche durante l’emergenza rifiuti sono partite.



I cantieri sono aperti e la Sogesid, società del ministero dell’Ambiente, sta effettuando gli interventi considerati prioritari: la messa in sicurezza e la bonifica dell’area di discarica Sogeri a Castelvolturno; le aree di cava del comune di Giugliano; la caratterizzazione del sito di stoccaggio di Foro Boario a Maddaloni. Nel vasto programma di risanamento rientrano inoltre Parco Saurino 1 e 2 e Ferraro 1 e 2 a Santa Maria La Fossa; l’area vasta di Lo Uttaro a Caserta. Un’azione capillare, quindi, che ha coperto tutte le aree più esposte della Campania. In sostanza, nessun territorio è stato lasciato indietro.



«Sono solo alcuni esempi di un lavoro lungo e complesso. Luoghi - dice l’assessore Romano - che rappresentavano l’orrore d’Italia. I nomi finiti nei verbali delle Commissioni di inchiesta sui rifiuti, sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Nomi che adesso, attraverso l’azione della giunta Caldoro, non fanno più paura e ridanno speranza alle comunità della nostra regione».