Ezio Greggio: «Io, re della commedia giro un film drammatico»

Ezio Greggio: «Io, re della commedia giro un film drammatico»
di Diego Del Pozzo
Lunedì 13 Luglio 2015, 08:42 - Ultimo agg. 12:39
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In attesa del divo Antonio Banderas, che sbarca oggi all’Ischia Global Film & Music Fest, e dopo la festa-anteprima in onore di Clive Davis, guru della discografia americana, e di Andrea Bocelli, divo musicale di questa edizione 2015, ieri la prima giornata ufficiale della kermesse ischitana è stata caratterizzata dalla comicità di Ezio Greggio, il popolare volto di «Striscia la notizia» nonché direttore di un festival specializzato, a Montecarlo, dedicato proprio all’universo della risata.



E l’attore e conduttore, premiato ieri sera come «King of comedy», titolo che la rassegna isolana ha attribuito anche ad Alessandro Siani, ha annunciato un progetto cinematografico che lo porterà piuttosto lontano dagli abituali territori artistici. «Si tratta di un film drammatico che sarà ambientato nell’Italia del secondo dopoguerra. Lo sto scrivendo, assieme a Giovanni Veronesi e Filippo Bologna, ma ne sarò anche protagonista. E sono sicuro che, come attore, sarà una prova decisamente impegnativa, come fu quella che affrontai qualche anno fa diretto da Pupi Avati in ”Il papà di Giovanna”.



Anzi, credo che, come quella con Avati, anche questa sarà una bellissima esperienza. E, tra l’altro, ricorderà proprio le atmosfere di quel film. Ma non fatemi dire altro, è ancora top secret». A premiare Greggio è stato l’anchorman statunitense Jimmy Kimmel, che a sua volta ha poi ritirato uno speciale Telegatto di «Tv Sorrisi e Canzoni». «E per me», sottolinea Greggio, «è stato un momento davvero emozionante, anche perché Kimmel, come me, è un conduttore comico e, al tempo stesso, fa informazione, proprio come noi di ”Striscia la notizia”, che in Italia frequentiamo questi lidi da molti anni».



Il comico, nonostante qualche pausa per dedicarsi agli altri suoi progetti, è un volto storico della popolare trasmissione di Canale 5. «Lungo oltre 27 anni», spiega, «siamo arrivati quasi alla soglia delle 4.000 puntate, caso più unico che raro nella storia della televisione italiana. Ogni tanto, per me è normale staccare un po’ la spina e dedicarmi ad altre cose, ma con ”Striscia” il discorso è sempre aperto e costantemente in progress. Con Antonio Ricci, infatti, il percorso comune è partito ai tempi di ”Drive In”, per consolidarsi poi proprio con ”Striscia”. Ed è bello quando, ogni tanto, scopriamo che sono in tanti, in Italia e nel mondo, a ispirarsi a noi, o magari a copiarci di sana pianta, perché quel particolare format tutto italiano lo abbiamo inventato noi. Sarebbe bello vedere anche in Italia show come quelli di David Letterman o dello stesso Jimmy Kimmel, ma credo che da noi non funzionino, quindi è inutile provare a replicarli».



Quando Greggio stacca per un po’ dal tg satirico riesce a dedicarsi totalmente al suo amore per il cinema. «L’esperienza con ”Box Office 3D” mi ha dato grande soddisfazione», precisa, «e poi c’è sempre il mio festival della comicità che organizzo ogni anno a Montecarlo. Adesso, però, sono molto emozionato per questo nuovo progetto drammatico nel quale sarò coinvolto. Non posso ancora svelarne il titolo, ma ci tengo a sottolineare che è ispirato a un libro bellissimo, del quale ho acquistato i diritti. Appena Veronesi lo ha letto è rimasto letteralmente conquistato. Quasi sicuramente gireremo in Albania, dove sono stati realizzati alcuni studios di buon livello e dove vi sono location davvero eccezionali, ideali per ricreare l’Italia del secondo dopoguerra. A tale proposito, devo dire che proprio l’Albania è un Paese davvero sorprendente, che cresce a grande velocità e si prende cura del teatro, del cinema e, in generale, della cultura».