Ornella Vanoni: «I napoletani? Sono un po' figli di p...ana»

Ornella Vanoni: «I napoletani? Sono un po' figli di p...ana»
Lunedì 2 Marzo 2015, 18:02 - Ultimo agg. 3 Marzo, 09:53
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L'idea immaginaria che la più bella delle donne, Silvia (Chiara Baschetti) possa bussare alla porta di un single, Guido (Claudio Bisio) e chiedergli un po' di zucchero per poi restare per sempre girando per casa in lingerie, è un sogno. Ma è anche esattamente quello che accade in "Ma che bella sorpresa", fanta-commedia napoletana di Alessandro Genovesi, in sala dall'11 marzo con Medusa in 450 copie.



Il film, ispirato alla commedia brasiliana del 2009 campione di incassi al box office "A Mulher Invisivel", ha come protagonista Guido, professore di letteratura al liceo, un uomo romantico e del tutto innamorato della sua convivente. Quando questa lo lascia per un belga giovane e barbuto che l'ha messa pure incinta, il professore va letteralmente in pezzi nonostante l'aiuto anche troppo spontaneo e naif di Paolo (Frank Matano), suo ex studente ora insegnante di educazione fisica. Né la consolazione gli viene dai milanesissimi genitori, la straordinaria e inedita coppia composta da Renato Pozzetto e Ornella Vanoni.



Quando tutto sembra perso, in una Napoli da fumetto, bussa alla sua porta Silvia, una vicina di casa troppo perfetta per essere vera. Una donna che condivide con lui tutto, anche la squadra di calcio, e che sa pure che cos'è un fuorigioco. Insomma la donna perfetta, mentre un'altra donna, sempre sua vicina, ma forse più reale, di nome Giada (Valentina Lodovini), innamorata segretamente di Guido, non vede l'ora di entrare in scena.



«Volevo proiettare al cinema ciò che non accade mai nella vita - spiega oggi all'incontro stampa il regista Alessandro Genovesi (La peggior settimana della mia vita, Il peggior Natale della mia vita, Soap opera) -. Non c'è stato comunque alcun ammiccamento a Nord e Sud. Certo, ho girato a Napoli e Guido è un tipico milanese, ma ho scelto i posti peggiori di questa città che sembra finta per quanto è vera». Dice invece Bisio, che definisce questo lavoro iper-realistico: «In questo film c'è un po' la presa in giro della donna ideale che ogni uomo vorrebbe. Quella cioè che non rompe, che ama il Milan e che è perfetta in tutto». Mentre la Lodovini parlando del suo personaggio di Giada sottolinea: «È trasognata e coraggiosa e si crea un suo mondo da soap opera con il vicino di casa Guido».



«Trovo geniale la scelta di Napoli per questo film - dice Ornella Vanoni - C'è infatti una grande somiglianza tra napoletani e brasiliani.
Sono entrambi un po' figli di puttana e sfacciati - spiega l'artista con tanto di barboncino in braccio che torna con un pizzico di polemica sulla sua imitazione proposta al festival di Sanremo da Virginia Raffaele: «Sembrava davvero che fossi io che avessi l'Alzheimer o che fossi ubriaca. Ma chiaramente non ero io e non bevo». Da Renato Pozzetto solo una breve dichiarazione: «Sono stato subito affascinato dal tono surreale della storia. E, devo dire, mi sono anche divertito».
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