Clementino: «Io, Pulcinella del rap al servizio di zio Pino»

Clementino: «Io, Pulcinella del rap al servizio di zio Pino»
di Federico Vacalebre
Sabato 25 Aprile 2015, 10:19 - Ultimo agg. 10:45
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«Ncopp’ ‘o beat spira tanto sentiment». Clementino vuole andare lontano, e sa di venire da lontano: «Miracolo!», prodotto con Shablo, è l’album sfida che esibisce le sue radici, arruolando un doppio dream tream per spiegare l’inesorabile diversità dell’alieno dell’hip hop italiano, perfettamente a suo agio in lingua come in dialetto («ma è una lingua!», protesta lui). Per paradossale che sia, al rap duro e puro dedica il secondo cd, presente solo nell’irrinunciabile edizione deluxe, dove si scatena il mucchio selvaggio composto da Noyz Narcos, Salmo, Gemitaiz e Madman, Ensi, Francesco Paura, Coez, i Sanguemostro, la pattuglia salernitana di Tonico 70, Patto M, Morfuco e il supergruppo newpolitano dei Messaggeri del Vesuvio (Lucariello, Oyoshe, Skarraphone, Emcee ‘o Zi, Lele Blade e Dome Flame dei Kimikon Twinz, Fabio Farti, Peste Mc, El Coyote, Ivano’ e Master Prod della Pankina Crew, Valerio Nazo).



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