Pomigliano jazz compie 20 anni: dai grandi concerti ai grandi progetti

Archie Shepp
Archie Shepp
di Federico Vacalebre
Martedì 18 Agosto 2015, 17:46 - Ultimo agg. 24 Agosto, 15:58
2 Minuti di Lettura
Dai grandi nomi ai grandi progetti. «Pomigliano jazz» festeggia il ventesimo compleanno ormai in versione «expanded» regionale, con due settimane itineranti di concerti, ma non solo (la declinazione enogastronomica ormai è d'obbligo, come l'impatto zero) che toccano anche Avella (dove si chiude il 13 settembre con Goran Bregovic e la Wedding & Funeral Orchestra nell'anfiteatro romano), Casoria, Cimitile, Ottaviano (dove si apre con lo svedese Bobo Stenson in trio con Anders Jormin e Jon Fält il 29 agosto al Palazzo Mediceo), Pollena Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana. Come nelle ultime edizioni, il festival, unica kermesse jazz campana davvero degna di questo nome, punta su produzioni e idee originali, messe insieme dal direttore artistico Onofrio Piccolo pensando anche all'eventuale richiamo turistico: «eventuale» perché, stavolta causa elezioni regionali, il cartellone è stato annunciato con ritardo che impedisce un vero processo di incoming nonostante la capacità di valorizzare «venue» di assoluto valore. Dopo il successo del primo concerto sul Vesuvio, con un solo di Richard Galliano, ad esibirsi con vista sul gran cono stavolta saranno, il 30 agosto alle 16, la tromba di Enrico Rava, la voce di Maria Pia De Vito e la chitarra di Roberto Taufic in un rendez vous tra melodie partenopee, ritmi brasiliani e improvvisazioni jazz. E si tornerà sulle pendici del vulcano l'1 settembre, per «Ex voto», pregiato progetto sulla tradizione bandistica devozionale che Marco Zurzolo mise su disco 15 anni fa e che farà rivivere ora nel chiostro del santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia con la complicità del leggendario Archie Shepp. E, ancora, il 6 settembre per il concerto al tramonto del norvegese Eivind Aarset con il Sonic Codex sul Carcavone, bocche vulcaniche situate sul versante settentrionale del Monte Somma, a Pollena Trocchia.



Originale anche il “Canto Antico” del duo Enrico Pieranunzi e Gabriele Mirabassi (10 settembre), dettato dalla cornice prescelta, la Villa di Augusto a Somma Vesuviana: qui l’imperatore Augusto trascorse gli ultimi giorni di vita, qui, secondo gli «Annales» tacitiani, Tiberio omaggiò il suo predecessore.



Tra progetti laterali (la danza di Gabriella Stazio con i quattro sax di Arund Donax a Casoria, i cockin' dj set di Frank Diana e Don Pasta, una mostra e lo spazio a giovani talenti glocal come Simona De Rosa), grand clou al parco delle Acque di Pomigliano, dove abbiamo applaudito in passato Herbie Hancock e Carla Bley, Lester Bowie e Dee Dee Bridgewater, Dave Holland e l'Art Ensemble of Chicago, Elvin Jones e Chick Corea, McCoy Tyner e Ahmad Jamal, John Surman e Jan Garbarek, Mark Ribot e Anthony Braxton, Brad Mehldau e tantissimi altri: protagonisti l'11 e il 12 settembre Omar Sosa con il suo Quarteto AfroCubano, la band di Tullio De Piscopo e l’Orchestra Napoletana di Jazz irrobustita dal sax di James Senese. L'omaggio a Pino Daniele sarà inevitabile.



Tutto ad ingresso gratuito, tranne i rendez vous con Bregovic (platea 25 euro, gradinata 15), Coleman (15 euro), Pieranunzi-Mirabassi (15 euro) e l’esclusivo live sul Vesuvio con Rava, De Vito e Taufic (25 euro).

© RIPRODUZIONE RISERVATA