Il dolore della Loren: «Straordinario come Eduardo, sarò sempre grata ai De Filippo»

Il dolore della Loren: «Straordinario come Eduardo, sarò sempre grata ai De Filippo»
di Oscar Cosulich
Domenica 29 Novembre 2015, 10:02 - Ultimo agg. 30 Novembre, 08:49
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«Sono arrivata oggi da Los Angeles e ho appena saputo della morte di Luca: questo è un dolore tremendo, sono dispiaciuta moltissimo». Sophia Loren, raggiunta telefonicamente nella sua abitazione in Svizzera, è provata dalla tragica e prematura scomparsa di Luca De Filippo. E si abbandona con qualche ritrosia ai ricordi di set. «Con Luca ho fatto un solo film: “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dalla commedia di Eduardo e diretto da Lina Wertmüller, ma è un ricordo bellissimo per l’energia e il divertimento di quell’esperienza», racconta la diva.

Che collega era Luca De Filippo?
«Era soprattutto un uomo straordinario, oltre ad essere un attore eccellente e generoso, con cui mi sono trovata benissimo e con cui si riusciva ad intendersi al volo. Luca apparteneva a una fantastica famiglia teatrale ed era capace di divertirsi con tutti noi: sapeva sempre quando era il momento in cui era possibile scherzare e quando invece si doveva fare sul serio».

In quel film eravate una coppia straordinaria.
«Con noi c’era anche Pupella Maggio: eravamo un bel gruppo di napoletani guidati da Lina, che nominerei napoletana ad honorem. Ho dei ricordi fantastici di quelle riprese».

Lei crede che l’approccio al cinema di Luca, attore di formazione teatrale, lo rendesse diverso da altri suoi colleghi?
«Luca è nato sul palcoscenico, è nato attore: con lui si riusciva tutti a dare il massimo. Non credo sia giusto distinguerlo come “teatrale”, forse perché io a teatro non ho mai recitato, ma sicuramente era un attore di enorme talento, un grandissimo interprete, capace di lavorare al meglio non solo sui testi di suo padre. Io poi sarò eternamente riconoscente alla famiglia De Filippo».

Perché?
«Oltre a Rosa Priore in “Sabato, domenica e lunedì”, grazie al teatro di Eduardo ho portato al cinema anche Filumena Marturano in “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica: sono due grandissime parti femminili, due ruoli meravigliosi che mi hanno dato gioia immensa». Oggi la scomparsa di Luca lascia un grande vuoto. «Purtroppo, certe volte, non si capisce proprio il perché di certi accadimenti, nulla sembra avere senso. In questo momento di dolore però, non posso fare a meno di pensare con affetto alla povera Carolina Rosi, la sua compagna che, dopo la morte della madre e del padre, ora ha perso anche il suo uomo: è terribile, la vita purtroppo è così, pregheremo molto, ma il dolore rimane».