Circolo Savoia, un'aula didattica seguendo lo stile Juventus

Circolo Savoia, un'aula didattica seguendo lo stile Juventus
Martedì 2 Settembre 2014, 11:00 - Ultimo agg. 11:01
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Con l’istituzione nei saloni del Reale Yacht Club Canottieri Savoia dell’aula didattica digitale stato dato il via al progetto Savoia College.

La struttura consentirà agli atleti del circolo biancoblù di Santa Lucia che praticano vela e canottaggio di essere accompagnati oltre che nel loro percorso atletico anche in quello formativo. «La costituzione del Savoia College, volto a diventare un’esperienza che duri nel tempo, è di fatto il primo passo verso una crescita del movimento sportivo coesa con l’acquisizione di conoscenze e competenze proprie della scuola», spiega Carlo Molino, vicepresidente sportivo del Savoia.



Uno studio di fattibilità affidato all'Istituto Majorana di Brindisi, con un programma sperimentale di istruzione via web, è servito a testare la sostenibilità di un progetto che con ambizione e lungimiranza porta di fatto il club di Santa Lucia ad essere il primo Nucleo Educativo Sportivo in Italia. La sperimentazione si integra in un'iniziativa congiunta con il progetto scolastico della Juventus, prima ad istituire un liceo che supporta i propri calciatori fino al conseguimento del diploma, per poi assorbirli appena possibile nel mondo del professionismo.



Grazie all'interessamento del responsabile del settore giovanile del Savoia e promotore del Progetto Talento, Flaviano Ciriello, nonché dei responsabili del Liceo Juventus i primi risultati saranno capitalizzati in un progetto che metterebbe gli atleti di tutte le federazioni sportive in condizioni di conciliare proattivamente il loro impegno con le esigenze scolastiche.



Il primo atleta Savoia coinvolto nel Progetto Talento è stato il canottiere Ivan Capuano, che in acqua ha vinto una medaglia d’oro ai recenti Mondiali junior di Amburgo, e fuori ha conseguito la promozione tra i banchi di scuola. «Capuano ha studiato insieme a cinque calciatori tesserati Juventus, la promozione di tutti i sei atleti è la conferma di quanto in Italia ci sia la necessità di pensare ad un supporto concreto di questo tipo», dice spiega ancora Molino, che con la collaborazione di Mariano Barbi ha permesso che questa fase di test si concludesse nel migliore dei modi per il giovane canottiere.
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