Salernitana, faccia a faccia con Gregucci nello spogliatoio: ora vietato sbagliare

Salernitana, faccia a faccia con Gregucci nello spogliatoio: ora vietato sbagliare
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 15 Aprile 2014, 00:02 - Ultimo agg. 08:21
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Riprendere ad allenarsi dopo una sconfitta non mai facile, figurarsi il giorno dopo quella di Prato. Il ritiro calza a pennello: la squadra ne ha approfittato per fare quadrato in tutto e per tutto con i due Angeli custodi. Gregucci sul campo, Fabiani fuori. Faccia a faccia ieri nello spogliatoio e la consapevolezza, tanta, di non esser diventati brocchi tutt’a un tratto. Remare nella stessa direzione l’imperativo, chi sbaglia paga e voci di corridoio sussurrano che qualcuno l’abbia gi fatto. Il diesse prova a blindare l’ambiente schermandolo da critiche (legittime o meno), senza allarmare la rosa ma pur sempre tenendo fermo il polso. S’è fatto sentire pure Lotito, abituato a superare gli scogli anche apparentemente più grandi ma a patto che la lotta sia condotta al massimo delle energie. Ha fatto in modo che il messaggio arrivasse alla squadra: niente più cali di tensione e impegno massimo, guai a sottovalutare gli ostacoli rimasti (ormai pochi in regular season, ndr). Questo il succo del pensiero dell’imprenditore, che al pari di qualche tifoso in cuor suo avrà recriminato per qualche assenza di troppo - quanto a carisma ed esperienza - che ha penalizzato la squadra nel riportare il match nei giusti binari. Montervino era squalificato, Bianchi e Pestrin infortunati: il capitano sarà titolare domani, il difensore è rimasto a Salerno per allenarsi a parte, col Perugia nel mirino. Stesso obiettivo per Pestrin, per lui ecografia supplementare a Roma. Decisivi saranno i controlli sanitari cui entrambi dovranno sottoporsi dopo Pasqua. Ma le tegole sono sempre dietro l’angolo, e così il trainer potrebbe «pagare» i due rientri con il forfait di Foggia: oggi l’esame clinico e la diagnosi precisa, si teme che il problema al retto femorale possa tenerlo fuori fino alla trasferta di Pagani, nella migliore delle ipotesi. L’ex laziale non ha fatto in tempo a ritrovare la continuità perduta che, in serie, sono arrivati squalifica (fu out a Frosinone) e infortunio. Obiettivo playoff, dunque, per lui e per la squadra. Ne è consapevole da un po’ anche la società, dopo aver abbandonato prima ogni velleità di primato e poi pure quelle di quinto posto.

Se Gregucci nell’immediato post-partita s’era assunto tutte le responsabilità del kappaò davanti a taccuini e telecamere, ieri ha analizzato i perché della dèbacle coi suoi. Salernitana reduce da una rincorsa estenuante, faticosa, sottoposta pure a carichi di lavoro decisamente diversi dalla precedente gestione tecnica. Ci può stare un risultato negativo ma non certo scendendo in campo come contro i toscani, avrà pensato il trainer che ha pungolato la squadra sul fattore mentale, senza caricare le gambe visto l’impegno tricolore ravvicinato. E che qualcuno, a rotazione, accusa qualche scoria di troppo. Stamani rifinitura a Roma, poi pranzo e il trasferimento a Salerno alla vigilia della gara coi brianzoli che si giocherà col pallone benedetto da Papa Francesco.
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