Gli ottanta anni di Carratelli, lo sport raccontato con sorrisi e umanità

Gli ottanta anni di Carratelli, lo sport raccontato con sorrisi e umanità
di Fabio Jouakim
Mercoledì 26 Marzo 2014, 13:01 - Ultimo agg. 3 Aprile, 15:39
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Le sue giornate sono ancora fatte di articoli, troppo giovane e troppo attivo per farne un monumento. Ma che Mimmo Carratelli, nelle ottanta stagioni che oggi raggiunge, sia stato un totem per generazioni di giornalisti sportivi storia.

Da Garbutt a Higuain, è il database vivente della storia del Napoli, sempre raccontata con curiosità e umanità, da rabdomante che sotto la superficie del crudo fatto sportivo scopre emozioni, uomini e storie.

Figlio d'arte, dal Roma alla Gazzetta, dal Corriere dello Sport-Stadio al Mattino, dove è stato capo dello Sport, passando per la vicedirezione del Guerin Sportivo, ha svezzato tanti giovani diventati poi firme affermate (uno per tutti Ivan Zazzaroni) seguendone i progressi con passione e rispetto, complimentandosi con il consueto sorriso quando un “pezzo” gli piaceva: “Bravo, guagliò”.

Oggi, nella festa organizzata dalla figlia Lula, è annunciato più di un protagonista della storia del Napoli: tra gli ospiti a sorpresa potrebbero esserci da Ferlaino a Juliano al petisso Pesaola, compagno di tante avventure. Auguri, “guagliò”.