La Boeing ha scelto Nola ed è subito business. La «A. Abete srl» è diventata un riferimento internazionale delle lavorazioni di precisione

La Boeing ha scelto Nola ed è subito business. La «A. Abete srl» è diventata un riferimento internazionale delle lavorazioni di precisione
di Sergio Governale
Lunedì 29 Settembre 2014, 17:00 - Ultimo agg. 30 Settembre, 16:22
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Alcuni componenti dei principali aerei commerciali, e non solo, che solcano ogni giorno i cieli di tutto il mondo si devono alla competenza e professionalità di diverse società del comparto aeronautico napoletano. Chi vola non sa, per esempio, che all'ombra del Vesuvio si nascondono «piccole-grandi» aziende, senza le quali i velivoli di nuova generazione del calibro della statunitense Boeing o dell'europea Airbus «resterebbero letteralmente a terra».



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Una di queste è «A. Abete Srl», con sede a Nola guidata da Giovanni Abete (amministratore delegato) e fondata dal padre Arcangelo (oggi presidente dell’azienda), che ha fatturato 18 milioni di euro nel 2013 e che si appresta a chiudere il 2014 con ricavi in forte crescita a 22 milioni (più 22,2 per cento) grazie all'accordo firmato proprio con Boeing all'inizio dell'anno. «Noi siamo tra le poche aziende al mondo – spiega l'imprenditore – capaci di rispondere in tempi rapidi e in modo efficiente alle richieste complesse dell'industria aerospaziale. Gazie a mezzo secolo di esperienza, siamo un riferimento internazionale nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione con oltre 30mila pezzi prodotti e assemblati ogni mese sui velivoli».



La società è impegnata in diverse aree: spazia dalla difesa alle aerostrutture, dai motori alle attrezzature aeronautiche. Tra i propri clienti ha, oltre a Boeing, anche Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica) e la partecipata francese Atr, Ge Avio, Aero Vodochody e Mbda. «Ecco perché Boeing ci ha scelto – prosegue Abete –. La richiesta d'offerta da parte del gruppo Usa è arrivata il 10 ottobre 2013. Ci sono poi stati quattro mesi di negoziazione, definizione pacchetto prezzi, sconti materiali, etc. Infine, la firma del contratto è arrivata il 15 gennaio scorso. La società, oltre a Boeing con un contratto fino al 2021, ha acquisito anche un altro cliente statunitense e uno israeliano».



Il primo è anch'esso fornitore di Boeing ed è un leader globale nel business degli ugelli dei razzi aerospaziali e nel settore dei freni di carbonio per auto da corsa. Il secondo, quotato al Nasdaq e al mercato di Tel Aviv, è una società internazionale dell'elettronica per la difesa e nella produzione di assiemi per aerei commerciali e militari. «A. Abete» è presente su tutti i programmi più importanti del settore, come quelli per l'A380, il B787 e il B777. Tra i punti di forza gli 85 dipendenti – tra ingegneri, tecnici e operai specializzati –, un’articolata supply chain e rapporti consolidati con centri di ricerca e università.



Come con la facoltà di Ingegneria della Federico II, con cui collabora nel settore aeronautico sui materiali compositi per lo sviluppo di nuove tecnologie manufacturing e in quello automotive per lo sviluppo di componentistica motori per la riduzione degli assorbimenti energetici; o con l'Istituto motori del Cnr di Napoli per la progettazione e realizzazione di prototipi e attrezzature per laboratori. Senza dimenticare il Cira. L'impresa fa anche molta ricerca. Reinveste infatti in media circa il 75 per cento dei suoi utili annui per acquistare nuovi macchinari e aggiornare le tecnologie. Con questo livello di competitività, sottolinea l'ad, «l'azienda può presentarsi oggi sul mercato nazionale ed estero come una delle alternative di alto livello alle proposte low-cost provenienti dai Paesi emergenti grazie all’alto livello di produttività raggiunto con l’aiuto di sistemi di automazione di ultimissima generazione. L'obiettivo è quello di ridurre i tempi di consegna per essere un passo avanti a tutti».



L'anno scorso lo stabilimento è stato ampliato per dedicare spazio all'area di trattamenti superficiali: ora conta 11.500 metri quadrati di superficie, di cui seimila per la produzione e 1.100 per gli uffici. Assieme ai sistemi avanzati già disponibili dal 2011, sono state aggiunte nuove attrezzature e altre arriveranno nel corso dei prossimi mesi. «Negli ultimi dieci anni abbiamo investito circa 10 milioni di euro – rivela Abete – e stimiamo di investirne almeno altri 5 nei prossimi 3 anni».