Parcometri addio, ora lancio l’app: in crescita prenotazioni e pagamenti via sms

Parcometri addio, ora lancio l’app: in crescita prenotazioni e pagamenti via sms
di Gabriele Russo
Mercoledì 1 Ottobre 2014, 15:26 - Ultimo agg. 15:27
2 Minuti di Lettura
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Addio a parcometri, monetine, gratta e sosta e corse forsennate alla ricerca del tabaccaio. Da qualche tempo parcheggio, biglietti del trasporto pubblico locale e taxi si pagano con lo smartphone. Nel 2013 gli italiani hanno saldato 800mila ore di sosta con il telefonino in 60 città diverse, tra cui Roma, Torino, Napoli e Bologna. E sono triplicati gli acquisti tramite cellulare dei biglietti di bus e metro. Il mercato del Mobile Parking cresce dunque rapidamente, come spiega Giovanni Laudicina, country manager di EasyPark: «A Copenaghen e a Helsinki abbiamo conquistato il 30% del mercato e in Italia, dove siamo presenti in 30 città, i feedback sono ottimi. Con la nostra App si può attivare la sosta, interromperla o prolungarla a distanza. Inoltre si paga solo il tempo effettivo di sosta, in minuti».



I SERVIZI OLTRE LA SOSTA



Pagare il parcheggio con una telefonata o un sms in Italia è possibile già da una decina d’anni; in molte realtà, tra cui Milano, queste però restano ancora le uniche modalità disponibili. «La user experience garantita dalla app non ha tuttavia paragoni – continua Laudicina – E i numeri sono molto più alti». Per conquistare nuovi clienti, gli operatori iniziano però a offrire anche servizi ulteriori rispetto al semplice pagamento della sosta. «In Danimarca – aggiunge Laudicina – con EasyPark si può anche ricaricare l’auto elettrica. L’app è inoltre disponibile di serie sulle vetture Volvo e sbarcherà sui modelli Volkswagen».



VANTAGGI E OSTACOLI



MyCicero, società che consente di pagare il parcheggio via smartphone in una quindicina di città italiane, punta invece sul co-marketing: «Con la nostra app gli alberghi di Cervia, in provincia di Ravenna, possono attivare la sosta ai propri clienti. E ora puntiamo a un’interazione con i negozi», spiega l’amministratore delegato Giorgio Fanesi. Il sistema non è però immune da critiche. È infatti spesso necessario scaricare app differenti, registrarsi, inserire i dati della carta di credito e ricaricare un borsellino elettronico. Passaggi talvolta poco intuitivi che rischiano di spaventare potenziali clienti. «Ma chi inizia a utilizzare il nostro servizio non lo abbandona», puntualizza Fanesi. In tema di viabilità, lo smartphone prova poi a semplificare la vita anche a chi non ha problemi di parcheggio, come gli utenti del trasporto pubblico.

Nel 2013 gli italiani hanno acquistato con il cellulare 1,7 milioni di biglietti in 31 località, tra cui Genova, Pisa e Firenze, pagando con carta o con il proprio credito telefonico. Sempre a Firenze , come a Milano e a Roma, da qualche anno riscuote successo anche la possibilità di prenotare e pagare il taxi con un sms. Infine, lo smartphone è al centro di Bike e Car sharing. Attraverso il telefonino si può sia trovare la bici al momento giusto e l’auto più vicina sia pagare il servizio relativo.