Coppa America, apre il Village
Taglio del nastro con il baby-campione

Coppa America, apre il Village Taglio del nastro con il baby-campione
di Vincenzo Di Guida
Sabato 13 Aprile 2013, 09:33 - Ultimo agg. 14 Aprile, 15:23
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NAPOLI - Ci sar anche San Gennaro ad accogliere gli ospiti del Village, l’area di ventimila metri quadri dove sono previsti stand istituzionali, sponsor, infopoint, insomma il vero cuore dell’America’s cup per visitatori ed appassionati. Il patrono di Napoli, con il busto rivolto verso il Vesuvio , è il testimonial del suo museo, come parte di quelle eccellenze napoletane meno conosciute quali il Mav, il museo diocesano, il Pio Monte della Miscericordia, la Farmacia degli Incurabili.



Via Caracciolo, nella quale saranno presentate tutte le bellezze di Napoli. A partire dall’accoglienza dei volontari della Parthenope. I ragazzi dell’istituto partenopeo sono stati istruiti su tutto: dalle informazioni per mangiare alle lamentele per il parcheggio, un sorriso e una risposta per ogni visitatore. Stand unico anche per i quattro soggetti che fanno parte dell’Acn, la società organizzatrice dell’evento: Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio. Poi aree attrezzate per lo sport cittadino, un’area «food and beverage» con undici operatori, anche su due livelli, e trecento posti a sedere. L’accesso carrabile è da piazza Vittoria e dai vari ingressi di cui la Villa dispone sul versante di via Caracciolo-viale Dohrn.



E domani alle 12,30 l’area avrà un taglio del nastro d’eccezione. Quello di Marco Crispino, 14 anni il prossimo 27 aprile, giovane velista della Sanità che un giorno, complice mamma Lucia, papà Ciro e padre Antonio di San Vincenzo alla Sanità ha scoperto i corsi di vela della Lega Navale attraverso il progetto «Una vela per sperare». Sull’optimist del Molosiglio si è rivelato un piccolo campione. Un paio di giorni fa la telefonata da parte degli organizzatori al papà.



«Mamma hai capito, vogliono che tagli il nastro di una manifestazione internazionale», ha raccontato. Faccia solare una storia fatta di genitori intelligenti che vogliono assicurare un futuro al proprio bambino. Il sogno si divide tra il conservatorio, suona il violino, e il velista professionista. Confessato qualche tempo fa il sogno diventa realtà. «E mi hanno chiamato per questo grande onore. In verità mi sta anche a cuore la regata che devo fare a Teramo ma partirò immediatamente dopo la cerimonia».



E così anche Napoli ha il suo piccolo protagonista. Niente politici per l’inaugurazione. La parola ai ragazzi, al futuro. Ma non solo Villaggio eventi. All’ombra della facoltà di Economia e commercio, a due passi da Castel dell’Ovo, c’è «Milleculure Experience». Un’area nella quale si può praticare judo, con Pino Maddaloni, scherma con Diego Occhiuzzi, parlare di calcio con Ciro Ferrara, nuoto e pallanuoto con i fratelli Porzio e Massimiliano Rosolino, subbuteo con Bolognino, pugilato con Oliva. E poi praticare volley, canoa, provare il simulatore di vela di Mascalzone latino, calcio femminile e rugby.



L’idea è di Milleculure, l’associazione di Diego Occhiuzzi che vuole parlare di sport alla città. Tutti potranno provare, tutti potranno confrontarsi con qualsiasi disciplina e parlare con i campioni per tutta la durata delle World Series. Al termine brindisi da Mimì alla Ferrovia. Ori olimpici e bollicine alla salute della città.