Accoltellò l'amico per 20 euro cinque anni di carcere a Vicino

Valentino Vicino è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione con le accuse di tentato omicidio

Accoltellò l'amico per 20 euro cinque anni di carcere a Vicino
Accoltellò l'amico per 20 euro cinque anni di carcere a Vicino
Sabato 2 Dicembre 2023, 09:42
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Litigio finito nel sangue per un debito di 20 euro: Valentino Vicino è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione con le accuse di tentato omicidio del suo amico. Concesse le attenuanti generiche. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 anni di reclusione per il giovane di Rione San Tommaso che il 19 settembre 2022 dopo un litigio per futili motivi, accoltellò il suo amico Alex Aufiero con il quale insieme ad altre persone aveva trascorso il sabato sera.

L'avvocato Rolando Iorio, difensore di Vicino, al termine della sua discussione aveva chiesto la derubricazione delle accuse di tentato omicidio in lesioni davanti al gup Francesca Spella. Molti i passaggi sui quali l'avvocato Iorio ha insistito molto nella sua discussione, precisando anche circostanze che erano già emerse nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Vicino (sottoposto ai domiciliari) infatti all'epoca dei fatti - rispose a tutte le domande del gip Marcello Rotondi chiarendo di essere tornato a Parco Castagno per recuperare gli occhiali da vista e il telefonino che aveva perso nella colluttazione. Riferì anche che venne aggredito da Alex con una busta piena di bottiglie di birre e di aver reagito per difesa. Il 23enne che ferì il suo amico a colpi di coltello precisò che tra lui ed Alex ci fu un diverbio per il debito di venti euro.

«Glieli avevo prestati per mettere la benzina.

Ma la discussione è degenerata ed è sfociata in una colluttazione, ma sono stato aggredito prima io». Vicino, dopo il fermo, inoltre fornì anche informazioni utili per far ritrovare il coltello lanciato in un'aiuola sotto l'abitazione di sua sorella, ubicata a Rione San Tommaso. Stando alla versione fornita dagli amici di Vicino e Aufiero, emerse che provarono i due presenti tentarono a fare da pacieri, cercando di placare gli animi. E la discussione sembrava terminata, senza ulteriori conseguenze quando Vicino venne accompagnato presso la propria abitazione. Ma qualcosa scattò nella mente di Valentino Vicino, che tornò a Parco Castagno per recuperare gli occhiali.

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Fu in quel momento che scoppiò il violento alterco, finito nel sangue. Sotto il porticato delle palazzine Vicino sferrò i fendenti che colpirono più volte Aufiero. Quest'ultimo tentò di scappare salendo le rampe di scale che portano alla sua abitazione, all'ultimo piano. Tentativo vano perché anche qui venne raggiunto dalla lama impugnata dal 23enne di San Tommaso. L'aggressore, anch'egli ferito ad un occhio, si diede alla fuga. Nella sua corsa si liberò del coltello lanciandolo nell'aiuola sotto casa di sua sorella. Gli inquirenti hanno indagato a lungo per capire il contesto generale nel quale maturò l'episodio violento che scosse l'intera periferia cittadina. Il 23enne finì in carcere con la pesante accusa di tentato omicidio.

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