Valorizzare il patrimonio boschivo esistente, accompagnando questo percorso con iniziative turistiche dirette a promuovere il territorio. Può essere sintetizzato così il Piano di forestazione del 2024 della Comunità montana dell'Ufita che prevede una spesa di 5 milioni e 277mila euro. Il progetto di fattibilità tecnico-economica per gli interventi relativi alle infrastrutture verdi e di mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici nel territorio della Comunità Montana dell'Ufita, è stato redatto dal geologo Alfredo De Benedetto, dall'agrotecnico Giuseppe La Vigna e del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, Geometra Vincenzo Caso. I comuni interessati sono Ariano Irpino, Casalbore, Montecalvo Irpino, Greci, Savignano, Montaguto, Melito, Villanova del Battista, Zungoli, Flumeri, San Sossio Baronia, Vallesaccarda, Trevico, San Nicola Baronia, Castel Baronia, Vallata, Carife, Scampitella, Frigento, Sturno e Gesualdo.
La Regione Campania non ha ancora reso noto il riparto dei fondi per la forestazione nel 2024 e l'ente montano ufitano, per essere certo di poter dimostrare la necessità dei fondi richiesti, ha già provveduto a definire le priorità e la spesa da sostenere, facendo riferimento, ovviamente, all'importo degli stanziamenti degli anni precedenti. «Siamo perfettamente in linea - spiega il presidente dell'ente Raffaele Fabiano - con gli indirizzi di lavoro degli anni precedenti.
L'ente montano, per disporre di una struttura tecnica e amministrativa adeguata ai compiti istituzionali, sta procedendo anche all'espletamento di diversi concorsi. Quelli indetti in avvio del nuovo anno riguardano l'assunzione di un istruttore tecnico per il settore dei Lavori pubblici, di due funzionari contabili per il settore economico e finanziario e di un istruttore tecnico, sempre per il settore dei Lavori pubblici. Infine, risolto anche il problema del pagamento degli stipendi arretrati. Sono stati disposti i pagamenti per le mensilità di novembre e dicembre del 2023 e della tredicesima 2023 sia per i forestali assunti a tempo determinato che indeterminato.
Un buon risultato per l'esecutivo che è riuscito praticamente ad azzerare i pagamenti arretrati, evitando di assistere continuamente a presidi di forestali sotto la sede dell'ente. Ma soprattutto consentendo ai lavoratori forestali di operare con maggiore serenità. E serenità occorre anche all'esecutivo per chiudere la vicenda relativa all'utilizzo dei capannoni dell'ente fieristico di località Casone. Sono state avanzate alcune ipotesi che vedrebbero coinvolto anche il Consorzio di bonifica dell'Ufita e non mancano richieste di privati o associazioni di categorie. Il dato positivo è che sono tutti convinti del fatto che la struttura debba collegarsi in qualche modo alle prospettive derivanti dalla vicina stazione Hirpinia.
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