Nel corso della sua permanenza ad Avellino, Lanzaro aveva anche avuto relazioni sentimentali dalle quali sono nati tre figli da due diverse compagne.
Da un anno, insieme ad altri due uomini senza fissa dimora, un romeno che vive ad Avellino da dieci anni, e un irpino, aveva trovato riparo nella struttura commerciale dismessa. Nessuno dei suoi familiari, al momento, si è messo in contatto con il Comune di Avellino o con le forze dell'ordine, tranne una sorella la quale al sindaco di Avellino, che ha predisposto il pagamento dei funerali, ha chiesto il trasferimento della salma nella città di origine. Il sindaco, Paolo Foti, ha anche annunciato l'avvio di una indagine interna circa la presenza di persone nelle strutture comunali, anche alla luce delle numerose segnalazioni pervenute nel tempo da parte degli organi di informazione, e ha disposto il trasferimento di alcuni senza fissa dimora in strutture di protezione. In alcuni casi, stante il rifiuto degli interessati, Foti ha richiesto e ottenuto dalla Asl locale il Trattamento sanitario obbligatorio e il loro trasferimento coatto.