Avellino: il Tribunale gli dà ragione
Iannace torna alla Regione

Il chirurgo Carlo Iannace
Il chirurgo Carlo Iannace
di Livio coppola
Sabato 23 Luglio 2016, 12:56 - Ultimo agg. 16:15
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Carlo Iannace torna in consiglio regionale. La decisione del Tribunale di Napoli, arrivata ieri, è quella di sospendere gli effetti del decreto con cui Palazzo Chigi aveva fermato per diciotto mesi, in seguito ad una condanna in primo grado, il mandato del chirurgo, che adesso può riprendere posto al Centro Direzionale in attesa che la Corte Costituzionale discuta i rilievi sulla Legge Severino sollevati dai suoi legali e condivisi nell’ordinanza della Prima sezione civile del Palazzo di Giustizia partenopeo.
L’udienza si era svolta lo scorso 15 luglio, davanti al collegio presieduto dal giudice Carlo Imperiali. Iannace, dopo essere stato sospeso dal consiglio regionale con un decreto della presidenza del consiglio dei ministri, aveva presentato ricorso per contestare e rimandare alla Consulta la Legge Severino con cui si è introdotto il meccanismo di sospensione, e chiedere dunque la stop al provvedimento firmato a maggio dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Contro Iannace, difeso dall’avvocato Giacomo Papa, erano intervenuti in udienza l’Avvocatura dello Stato per il Governo, l’avvocato Enrico Soprano per conto di Francesco Todisco, subentrato al medico in consiglio come supplente, e il pubblico ministero Valeria Gonzalez y Reyero. Il collegio inizialmente si era riservato la decisione, giunta poi ieri con un’ordinanza in cui si ritengono «rilevanti e non infondati» due rilievi di incostituzionalità della Severino, e si accoglie «provvisoriamente la domanda cautelare e si sospendono gli effetti dell’impugnato provvedimento fino alla prima udienza successiva alla definizione delle questioni di legittimità costituzionali».
Oggi, dunque, gli atti saranno trasmessi alla Corte Costituzionale per arrivare alla discussione della norma, ma intanto Iannace ha il via libera per tornare a sedere tra i banchi dell’assemblea regionale. «Carlo Iannace torna ad essere consigliere e rimarrà nel pieno delle sue funzioni almeno fino a quanto la Consulta non si pronuncerà sui rilievi di costituzionalità da noi sollevati - spiega l’avvocato Papa - i tempi ovviamente sono da definire, ma non nascondiamo la nostra soddisfazione». I rilievi alla Severino accolti dal Tribunale riguardano due punti della legge: si contesta in primis la sospensione dopo una condanna non definitiva (Iannace, chirurgo del «Moscati», è stato condannato in primo grado per tentata truffa, falso e peculato il 31 marzo nel processo «Welfare» ad Avellino), in secondo luogo si osserva una disparità di trattamento tra consiglieri regionali e parlamentari, con questi ultimi non destinatari di sospensione in caso di giudizi di primo grado. 
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