Avellino, sprint per “liberare” la chiesa di Santa Rita

Dopo il nullaosta della Soprintendenza ripartono i lavoro in via San Francesco Saverio

Il cantiere in via San Francesco Saverio
Il cantiere in via San Francesco Saverio
di Rossella Fierro
Martedì 14 Febbraio 2023, 09:11
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Venticinque giorni per liberare il centro storico dal cantiere per la ripavimentazione di via San Francesco Saverio, nel tratto antistante alla Chiesa di Santa Rita. È questa la deadline fornita dall'assessore ai lavori pubblici, Antonio Genovese, dopo la ripresa dei lavori rimasti bloccati per diverse settimane.

Ottenuto il nulla osta dalla Soprintendenza, ieri mattina gli operai sono tornati al lavoro per realizzare l'ulteriore intervento ai sottoservizi, pianificato dagli uffici comunali con una perizia di variante alla luce dei problemi riscontrati in corso d'opera alla rete fognaria.

La conclusione dei lavori aggiuntivi consentirà il superamento di un'altra questione annosa del centro storico, dove ogni cantiere aperto, anche il più piccolo e veloce, crea inevitabilmente, per la conformazione urbanistica della zona, disagi notevoli per residenti e commercianti. «L'impresa ha assicurato il suo massimo impegno ed aumentato la sua forza lavoro.

Si ripartirà dalla riqualificazione delle fogne, che verranno rifatte nel tratto che va dalla Chiesa di Santa Rita fino a via Trinità, e la cui struttura in tufo era crollata in più punti», ha spiegato l'assessore Genovese dopo aver visitato di persona il cantiere per verificarne lo stato di avanzamento. «Si tratta di un intervento che sta particolarmente a cuore all'amministrazione - ha aggiunto - per questo ringrazio la Soprintendenza e gli enti che sono stati particolarmente celeri nel rilasciare i loro pareri, permettendo così la ripartenza dei lavori». Obiettivo dell'intervento, così come quello già ultimato a Rampa San Modestino, la ripavimentazione del tratto antistante alla Chiesa di Santa Rita con la tradizionale posa dei basoli ottocenteschi, per restituire una continuità urbanistica e spaziale all'intero cuore antico della città.
Poco distante, proseguono anche i lavori di ripavimentazione di Piazza Castello. L'impresa affidataria dell'intervento, la Cogepa, ha assicurato un maggiore impegno e ha completato circa metà del massetto su cui poggerà la nuova pavimentazione a ridosso del Castello con materiali coerenti con il tratto già ultimato davanti all'ingresso principale del Teatro «Gesualdo».

Nessuna tempistica, considerando che tutte quelle date fine ad ora sono state poi smentite dai fatti, sull'apertura del Tunnel. Terminati i lavori, adeguata la cabina elettrica alle prescrizioni Enel, realizzata la segnaletica interna ed esterna e il sistema di illuminazione, l'opera resta ostaggio dell'iter autorizzativo burocratico la cui conclusione è indispensabile alla sua entrata in funzione. Manca il nulla osta, previo sopralluogo finale, da parte del Provveditorato Opere Pubbliche necessario al collaudo definitivo dell'opera che permetterà agli automobilisti di raggiungere, in pochi minuti, via San Leonardo da Piazza Garibaldi. L'inaugurazione del sottopasso costato fino ad oggi circa venti milioni di euro, è attesa da circa quindici anni. Sembrava imminente già a luglio, poi ancora a fine anno. Nel frattempo, di stagioni e di mancati tagli del nastro ne sono passate altre due. Ed ora non resta che guardare, con un bel po' di speranza, alla prossima primavera.

Palazzo di Città imprime però un'accelerazione sul versante abbattimenti dei prefabbricati pesanti costruiti 43 anni fa, dopo il terremoto, per far fronte all'emergenza sfollati e procede alla nomina di un tecnico esterno, vista la carenza di personale dell'ente, a cui affidare il coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione del progetto che porterà alla demolizione degli invivibili moduli abitativi di via Tedesco. Il piano di abbattimenti e conseguenti ricostruzioni prosegue dunque con il progetto da 2,9 milioni candidato dall'amministrazione Festa al bando regionale «Piano per l'abitare sostenibile» che prevede la demolizione e ricostruzione degli edifici Erp di via Tedesco. L'individuazione del responsabile della sicurezza fa sperare che, a breve, possa iniziare la cantierizzazione dell'area e, dunque, i lavori veri e propri, appaltati a fine anno alla ditta Edil Geo s.r.l. Restano da chiarire tempi e modalità di sgombero di quegli appartamenti che, lasciati dai legittimi assegnatari, trasferiti pochi metri più avanti nella nuove palazzine popolari, ora al centro della cronaca per le condizioni in cui versano alcuni appartamenti, sono stati occupati abusivamente da altre persone che ora dovranno trovare una nuova sistemazione.
 

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