Senerchia. Perso nel bosco: controlli nei crepacci

Senerchia. Perso nel bosco: controlli nei crepacci
Lunedì 11 Luglio 2016, 09:04
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Ora sono i cacciatori di Senerchia a condurre le ricerche dell'uomo scomparso da venerdì alle pendici del monte Polveracchio. Nè il cane dell'uomo che era stato condotto con la speranza sentisse l'odore del padrone, nè quelli dei carabinieri hanno rinvenuto lo scomparso. Ci provano i cacciatori, esperti conoscitori della zona. Da venerdì sembra scomparso nel nulla. Antonio Rocco, 67 anni di Olevano sul Tusciano ma residente a Battipaglia. E' scomparso nel corso di un pomeriggio alla ricerca di funghi nella Valle della Caccia, tra Senerchia e Campagna. Si trovava con i suoi amici Guido de Vita e Angelo Sansone, 61 e 62 anni) nella zona dell'oasi protetta in provincia di Avellino, quando si è staccato dal gruppo.

Solo una telefonata prima di sparire del tutto: «Mi siedo qui e aspetto, ho il cellulare scarico», ha detto a uno dei suoi amici che provava a rintracciarlo al calare delle tenebre. Erano le 19.30 di venerdì quando c'è stata la telefonata. E già dalle 16.30 dell'uomo si era persa ogni traccia. I suoi amici hanno allora avvertito i carabinieri e dalla serata di venerdì è scattato il piano di ricerca organizzato. Anche un elicottero ha effettuato dei sorvoli, si utilizzerà nelle prossime ore anche una telecamera capace di individuare fonti di calore, per cercare di risalire all'uomo. Una ricerca sul terreno, in una zona molto difficile, che è tutt'ora incorso e mai interrottasi. Tre notti ad un'altezza di 1400-1500 metri sono dure da passare per un uomo sotto i settanta anni e a quanto apre privo di attrezzature per la montagna. I suoi amici hanno raccontato ai soccorritori che era andato alla ricerca di funghi privo di qualsiasi attrezzature, con scarpe da città e finanche senza il classico cestino per cercare i funghi. Fino a 70 persone contemporaneamente, tra carabinieri, speleologi e alpinisti oltre ai volontari dell'associazione Kronos di Senerchia, sono alla ricerca dell'uomo. Ieri pomeriggio Fabrizio Lullo responsabile della vigilanza e protezione civile a Senerchia ha accompagnato un gruppo di cacciatori, conoscitori dell'area per individuare qualche traccia della presenza dell'uomo. Intanto rocciatori e alpinisti nella zona Valle della caccia si sono calati nei dirupi alla ricerca di qualche traccia della presenza di Rocco.

Verifiche si stanno facendo anche verso il Polveracchio, nel comune di Campagna, nel caso l'uomo avesse scollinato: un percorso arduo tuttavia, non alla portata di tutti. Ma dell'uomo non sono stati trovati segnali del passaggio nemmeno dai cani delle unità cinofile dei carabinieri. Il terreno scosceso, la roccia friabile che potrebbe far cadere gli escursionisti meno esperti nei dirupi sono i pericoli che corre l'uomo. La particolare formazione dello strato calcareo favorisce anche i distacchi di massi che potrebbero colpire un escursionista. Tuttavia nessun segno di un'ipotetica disgrazia al momento è stato rinvenuto. Ieri sera un acquazzone ha creato qualche difficoltà alle ricerche. Sul posto anche due figli dell'uomo.

E proprio dalle dichiarazioni dei familiari si cerca di capire se l'uomo non avesse problemi depressivi che potessero aver favorito il suo allontanamento. Si raccolgono notizie anche sulla sua salute: un malore nell'ambiente inospitale della montagna potrebbe essere stato fatale.
 
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