Campano si finge ambasciatore
e incontra autorità: denunciato

Campano si finge ambasciatore e incontra autorità: denunciato
Mercoledì 14 Giugno 2017, 10:49 - Ultimo agg. 10:58
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L'estate scorsa hanno utilizzato una Mercedes con insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico ma, secondo quanto segnalato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Cerimoniale Diplomatico della Repubblica di Roma), non si trattava di rappresentanti ufficiali di quel Paese o funzionari diplomatici dell'Ambasciata e come tale non godevano di alcuna immunità o privilegio sul territorio italiano (ex Convenzione di Vienna del 1961).
 



I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno denunciato due persone, accusate, a vario titolo, di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale o su qualità personali proprie o di altri, oltre che di possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi. Le indagini sono partite nella terza decade di agosto 2016, quando il Ministero degli Esteri ha segnalato che tale Stefan Cernetic durante una sua recente visita in Puglia aveva utilizzato la Mercedes con insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico.

I due denunciati sono C.S., 57 anni, nato Trieste ma residente a Torino, e S.S., 63 anni, nato a Quindici (Avellino), entrambi con precedenti. Il primo, autoproclamatosi sua altezza Reale Imperiale Cernetic il Prìncipe Stefan di Montenegro e Macedonia, con l'aiuto del secondo, suo sedicente ambasciatore in Italia, tra il 25 e il 31 luglio 2016 aveva trascorso un periodo di vacanza in un resort di Fasano, nel corso del quale ha avuto incontri con rappresentanti del clero, della politica e dell'imprenditoria del nord della provincia di Brindisi e del sud di quella di Bari. Al resort era giunto a bordo di una Mercedes che riportava le bandiere del Montenegro e gli adesivi con la scritta Corpo diplomatico.    

Le indagini hanno fatto emergere che C.S. e il suo "ambasciatore" hanno rappresentato una macchinosa messinscena, attraverso siti internet e profili Facebook, e con l'accreditamento della falsa autorità nobiliare a istituzioni di tutt'Italia, imprenditori, vescovi, personaggi dello spettacolo e della cultura, attratti dalla concessione di cavalierati, passaporti diplomatici (rigorosamente falsi) e presunti scambi economico culturali con il Montenegro. L'obiettivo era quello di ottenere soggiorni e beni materiali in località di prestigio italiane ed europee. L'esito delle attività investigative ha portato all'emissione di un decreto di perquisizione eseguito dai carabinieri di Brindisi con il supporto dei colleghi dei Comandi Provinciali di Torino, Bergamo e Avellino.
Nel corso delle attività di ricerca sono stati sequestrati timbri, falsi lasciapassare diplomatici, adesivi del corpo diplomatico, attestati di premi internazionali della casa reale del Montenegro, diplomi di varia natura. I due, utilizzando internet, sono riusciti a costruire un personaggio credibile tanto che, scorrendo le pagine del web, si può vedere "il principe" a braccetto con reali (noti in tutto il mondo) o mentre fa l'investitura di personaggi dello spettacolo (come un'ex bagnina di una famosissima serie televisiva). 

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