L'agente virtuale Lisa
si occupa del caso Abete

L'agente virtuale Lisa si occupa del caso Abete
Venerdì 21 Ottobre 2016, 16:24 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 08:19
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L'agente Lisa, il poliziotto che ha una pagina facebook della Polizia di Stato, interviene sul caso Abete.

«Ho appena letto sul Mattino la lettera, che di seguito pubblico, del funzionario della questura Elio Iannuzzi sull’episodio con Luca Abete, l’inviato di Striscia la Notizia. E devo dirvi che ho apprezzato l’assunzione di responsabilità del funzionario in un periodo storico in cui ammettere di aver sbagliato, in ogni campo, è merce rara. Una lettera dove chiede scusa. Dove non cerca una giustificazione ma contestualizza la situazione che l'ha portato a dire cose che non appartengono nè a lui come poliziotto e come persona nè, tanto meno, alla Polizia. Nelle sue parole, a mio avviso, si può cogliere il profondo dispiacere vissuto con sè stesso e anche quel senso di responsabilità nella consapevolezza delle conseguenze che un errore (per quanto ammesso) comunque comporti.
Si può cadere ma si deve essere forti e rialzarsi».
E Abete replica:
«Ma questi pensano davvero che siamo dei fessacchiotti sprovveduti?
L'AGENTE LISA, il poliziotto virtuale della Polizia di Stato, prova a riabilitare la figura del Vice Questore Elio Iannuzzi con questo post pubblicato ieri!
ASSURDO! Sono giustamente intransigenti con i cittadini che commettono un REATO, e diventano comprensivi e smielati, invece, con uno dei loro che l'ha fatta davvero grossa!!!
Hanno perso un'altra occasione per SALVARE LA FACCIA e continuano a ridicolizzare la Polizia di Stato e, purtroppo, tutti i poliziotti italiani che il loro lavoro, invece, lo fanno brillantemente!»

L'agente Lisa replica anche alle critiche:
«Nel nostro lavoro abbiamo un Decreto del Presidente della Repubblica (n.737) che sanziona disciplinarmente i comportamenti non consentiti (disciplina) e inoltre come tutti i cittadini rispondiamo all'Autorità Giudiziaria in caso di reato. Converrà che tutto ciò che è accaduto dovrà essere valutato secondo questi criteri, con tutte le conseguenze che chi deciderà riterrà corretto adottare».
E aggiunge: «credo che il mio post sia stato evidentemente frainteso. Non era un post di vicinanza ma di apprezzamento per aver riconosciuto di aver sbagliato e di affrontare giustamente le conseguenze di tale errore che da quello che leggo da molti è stato esteso a tutti gli appartenenti e di questo me ne dispiaccio».
 
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