Chiusano San Domenico, in cella
per droga un consigliere comunale

Chiusano San Domenico, in cella per droga un consigliere comunale
Lunedì 30 Gennaio 2017, 11:43 - Ultimo agg. 12:57
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Chiusano San Domenico - Ricopre la carica di consigliere comunale di maggioranza a Chiusano San Domenico, Michele Dello Russo, il trentenne arrestato dai carabinieri con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si trova ora nel carcere di Bellizzi a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino. Il giovane impegnato nell’attività amministrativa del suo comune al momento risulta disoccupato. Ma stando a quel che emerge - a seguito dei controlli effettuati dagli uomini del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Montella - avrebbe trovato nello spaccio di droga un’attività molto redditizia. Girava con 100 grammi di cocaina nella tasca del giubbotto ed altre 5 dosi nel posacenere dell’auto. Secondo una stima degli inquirenti, quel quantitativo suddiviso in dosi - ne avrebbe potute confezionare oltre 400 - aveva un valore commerciale calcolato tra i 15 e i 20mila euro. 600 euro li aveva contanti. Sabato pomeriggio il giovane si trovava in giro per Montella alla guida della sua auto, un’utilitaria, quando ad un posto di blocco gli hanno imposto l’alt i carabinieri dell’Aliquota radiomobile.
Gli uomini dell’Arma stavano procedendo ad un normale controllo, gli hanno chiesto i documenti: patente, libretto, assicurazione. Il giovane però è apparso irrequieto, nonostante fosse in regola, il suo nervosismo ha insospettito i carabinieri a tal punto che hanno deciso di procedere con dei controlli più approfonditi sia al trentenne che alla vettura. L’intuizione si è rivelata giusta, i sospetti a quanto pare erano fondati, è bastata una perquisizione superficiale all’auto per scoprire che nel posacenere c’erano cinque dosi sigillate. Hanno proseguito nei controlli e nella tasca del giubbotto, modello “bomber” che indossava il giovane, hanno trovato del cellophane avvolto con scotch, quell’imballaggio conteneva un etto di cocaina. Nel portafoglio aveva una discreta somma, 600 euro. Essendo banconote di vario taglio, in gran parte di 20 euro, gli inquirenti presumono che quei soldi siano frutto dell’attivita’ di spaccio. 
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