Ematologia, Avellino fiore all’occhiello dell’Europa

Ematologia, Avellino fiore all’occhiello dell’Europa
Martedì 13 Giugno 2017, 12:20
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L’Irpinia si candida a diventare polo europeo per la cura del paziente ematologico e la ricerca in campo medico». E’ quanto viene fuori, in occasione del convegno, organizzato dalla sezione irpina dell’Ail e tenutosi nella giornata di ieri presso il convento di San Francesco a Folloni a Montella. Nella suggestiva cornice si sono confrontati medici, ricercatori, amministratori e cittadini su quello che potrebbe essere un nuovo modello di cure domiciliari. Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Edoardo Sirignano, è stato Ettore Volpe, primario emerito della divisione di ematologia dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, che ha illustrato le tappe per la creazione di una rete della solidarietà, ormai trentennale, capace di supportare la ricerca e le attività tese a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da patologie oncologiche.


Il dottore Antonio Volpe, dirigente medico del Moscati, poi, ha illustrato, mediante l’ausilio di slide, le nuove tecniche di trapianto di midollo osseo, una realtà decennale consolidata nel contesto nazionale: «Curarsi in Irpinia è un vantaggio. Avellino rappresenta un’eccellenza indiscussa e grazie al contributo di tutti possiamo farla diventare centro europeo del settore». Nel corso del dibattito intervenuta anche la dottoressa Anna Marro, in rappresentanza della Asl di Avellino, che ha illustrato i nuovi piani dell’azienda sanitaria locale per quanto riguarda l’organizzazione dell’assistenza domiciliare, a partire da quelli che saranno gli investimenti rivolti alle nuove tecnologie. «In un contesto eterogeneo come quello irpino, l’innovazione è basilare per offrire un servizio più capillare per le comunità».


Angelo Percopo, direttore dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, rispondendo all’appello di Ferruccio Capone, sindaco di Montella, ha rimarcato l’importanza di effettuare maggiore programmazione rispetto a quelle scelte che toccano la sanità. «E’ necessaria una maggiore collaborazione tra gli ospedali e chi opera sui territori.
Non bisogna dividere le risorse, ma guardare a lungo termine, partendo dalle positività e non badando all’immediato». Un appello rivolto ai giovani amministratori, rappresentati nel tavolo da Alberto Bilotta, consigliere comunale di Avellino, che ha concluso l’assise, ribadendo l’impegno della nuova classe dirigente a confrontarsi e raccogliere sempre più le richieste provenienti dai territori.
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