Il dottore Antonio Volpe, dirigente medico del Moscati, poi, ha illustrato, mediante l’ausilio di slide, le nuove tecniche di trapianto di midollo osseo, una realtà decennale consolidata nel contesto nazionale: «Curarsi in Irpinia è un vantaggio. Avellino rappresenta un’eccellenza indiscussa e grazie al contributo di tutti possiamo farla diventare centro europeo del settore». Nel corso del dibattito intervenuta anche la dottoressa Anna Marro, in rappresentanza della Asl di Avellino, che ha illustrato i nuovi piani dell’azienda sanitaria locale per quanto riguarda l’organizzazione dell’assistenza domiciliare, a partire da quelli che saranno gli investimenti rivolti alle nuove tecnologie. «In un contesto eterogeneo come quello irpino, l’innovazione è basilare per offrire un servizio più capillare per le comunità».
Angelo Percopo, direttore dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, rispondendo all’appello di Ferruccio Capone, sindaco di Montella, ha rimarcato l’importanza di effettuare maggiore programmazione rispetto a quelle scelte che toccano la sanità. «E’ necessaria una maggiore collaborazione tra gli ospedali e chi opera sui territori.
Non bisogna dividere le risorse, ma guardare a lungo termine, partendo dalle positività e non badando all’immediato». Un appello rivolto ai giovani amministratori, rappresentati nel tavolo da Alberto Bilotta, consigliere comunale di Avellino, che ha concluso l’assise, ribadendo l’impegno della nuova classe dirigente a confrontarsi e raccogliere sempre più le richieste provenienti dai territori.