Ingresso del bunker
nascosto sotto la doccia

Ingresso del bunker nascosto sotto la doccia
di Bianca Bianco
Sabato 22 Ottobre 2016, 21:03 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 09:44
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PAGO DEL VALLO DI LAURO. Una scenografica via di fuga degna di un boss. Nel piccolo bagno di servizio, sotto una normalissima doccia, si celava l’ingegnosa uscita di sicurezza di un pregiudicato di Pago del Vallo di Lauro. Il marchingegno perfettamente funzionante consentiva a chi lo aveva installato in casa di raggiungere in pochi minuti un vero e proprio bunker, una zona franca che avrebbe garantito al quarantatreenne di sfuggire alla rete delle forze dell’ordine trovando riparo temporaneo in un minuscolo anfratto di cemento con piccoli oblò a far luce ed una presa d’aria. Un vano interrato dall’aspetto meno che essenziale, utile per garantire una scomparsa temporanea ed agevolare una fuga successiva se la polizia avesse bussato alla sua porta. 
 Gli agenti della Mobile irpina, coordinati dal questore Luigi Botte, hanno fatto irruzione nella abitazione del quarantatreenne, figura già nota alle forze dell’ordine, ed effettuato una approfondita perquisizione dell’intero appartamento, senza tralasciare nessuno angolo.
Ma le scoperte degli uomini della Mobile di Avellino non erano ancora finite. Nel corso della perquisizione, infatti, sono stati ritrovati e sequestrati un’arma ed un cospicuo numero di munizioni. L’arma è una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa, completa di caricatore, il munizionamento era composto da 13 proiettili dello stesso calibro, 63 proiettili calibro 22, 10 proiettili parabellum, classificati come munizionamento da guerra, 4 proiettili calibro. 7,65, un giubbotto antiproiettile, un coltello a lama fissa, due radio ricetrasmittenti nonché il disturbatore di frequenze radio e le due ricetrasmittenti. Un armamentario studiato nel dettaglio per resistere agli assalti delle forze dell’ordine ed evitare la cattura che, evidentemente, il quarantatreenne si aspettava. 
Al termine del blitz, i poliziotti lo hanno arrestato e condotto presso il carcere di Bellizzi Irpino. Arma e munizioni sono state sequestrate e saranno sottoposti ad esami balistici.
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